Società

"Sbagliato", "cattivo" e "terribile" tirano di più

Sono le notizie negative a catturare il maggior numero di click online. Lo rivela uno studio condotto dal Politecnico di Zurigo

(Non solo) buone notizie
(Ti-Press)
18 marzo 2023
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Sono le notizie negative a catturare il maggior numero di click online. Lo rivela uno studio condotto dal Politecnico di Zurigo

I titoli negativi fanno levitare il consumo di notizie online. Lo hanno dimostrato i ricercatori del Politecnico federale di Zurigo, in collaborazione con gruppi di ricerca internazionali, grazie all’analisi di materiali della piattaforma mediatica Upworthy. L’impiego di termini come ‘wrong’ (sbagliato), ‘bad’ (cattivo) e ‘awful’ (terribile) conduce a un alto numero di click.

La piattaforma Upworthy è "uno dei pionieri del clickbait di maggior successo nella storia di Internet", scrivono i ricercatori nello studio pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour.

Il sito di notizie si prestava particolarmente a essere analizzato, dato che da anni sperimenta con i suoi titoli, di cui ha anche testato di volta in volta diverse varianti. I ricercatori hanno misurato la frequenza dei click, numero che indica quante volte gli utenti cliccano sull’articolo – per leggerlo – dopo averne scorto il titolo. Sono stati contati circa 5,7 milioni di click su 105’000 articoli.

Complessivamente, la frequenza dei click è risultata variare da zero a poco meno del 15%, ma è aumentata mediamente del 2,3% grazie all’inserimento di una parola ‘negativa’ all’interno del titolo. Parole dai connotati positivi come ‘love’ (amore), ‘pretty’ (carino) e ‘beautiful’ (bello), al contrario, hanno animato i lettori in misura minore.

L’effetto del vocabolario negativo si è dimostrato variabile in base alle aree tematiche: è stato più forte nelle notizie di politica ed economia, ma si è manifestato palesemente anche nei temi tipici di Upworthy, ossia ‘interessi umani’, ‘istruzione e scuola’ e ‘Lgbt’. L’effetto è stato notato meno in ‘intrattenimento’ e ‘diritti delle donne e femminismo’.

"Nonostante Upworthy si descriva come un portale di notizie positive abbiamo constatato una deviazione verso i dati negativi", commentano gli autori dello studio. "Anche se i lettori di Upworthy hanno scelto questo portale per la sua rappresentazione positiva delle notizie, il linguaggio negativo ha aumentato il consumo di notizie, mentre quello positivo lo ha diminuito".