Il rapper, che soffre di disordine bipolare, pochi giorni fa è stato fotografato a Parigi con una maglietta riportante la scritta ‘White Lives Matter’
Sulle orme di Elon Musk e della sua tormentata acquisizione di Twitter, anche Kanye West si lancia nel mondo dei social. Il rapper e stilista di moda, che di recente si è cambiato il nome in Ye, sta comprando Parler, la piattaforma social che si presenta come l’alternativa senza censura del sito di microblogging e che, alla vigilia delle elezioni presidenziali del 2020, era diventata un foro frequentato da esponenti di estrema destra tra cui neonazisti e suprematisti bianchi. L’acquisizione è stata annunciata dallo stesso Palmer, secondo cui è stato sottoscritto un accordo di principio che sarà finalizzato entro la fine dell’anno: "In un mondo dove le opinioni conservatrici sono considerate controverse, dobbiamo avere la certezza di avere il diritto di esprimerci liberamente", ha detto a sua volta Ye in un comunicato. Secondo Parlement Technologies, la parent company di Palmer, l’acquisto da parte del rapper contribuirà a creare "un incancellabile ecosistema in cui tutte le voci saranno benvenute". La notizia dell’intesa è arrivata dopo che lo stesso Kanye è stato bloccato da Twitter e da Instagram per aver postato sul suo profilo affermazioni antisemite.
Il rapper, che soffre di disordine bipolare, ha spesso di recente appoggiato cause di estrema destra. Solo pochi giorni fa è stato fotografato alla Fashion Week di Parigi con una maglietta dalla scritta ‘White Lives Matter’. Poi, intervistato dall’anchor ultraconservatore della Fox Tucker Carlson, si è lanciato in una serie di teorie complottiste sostenendo tra l’altro che falsi bambini sono usati per manipolare i figli avuti con Kim Kardashian.
L’ingresso di Kanye West in Parler arriva mentre l’operazione di Musk per l’acquisto di Twitter continua a fare notizia. Dopo aver clamorosamente fatto retromarcia dall’affare, Elon ha rilanciato l’offerta iniziale di acquisto per 44 miliardi di dollari. Se l’acquisizione andrà in porto, il boss di Tesla ha promesso che rilasserà le regole con cui il sito di microblogging modera il ‘free speech’. Il tycoon ha anche prospettato la possibilità di sbloccare l’account dell’ex presidente Donald Trump che era stato chiuso a tempo indeterminato dopo i moti del 6 gennaio 2021 al Capitol di Washington.