Società

Roma, i carabinieri chiudono il Piper: ‘Risse e violenze’

Aperto nel 1965 nel quadrante Nord della capitale, ha rappresentato la risposta in salsa romana ai locali della ‘Swinging London’.

Negli anni d’oro
(Keystone)
18 maggio 2022
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Un locale entrato nel mito, da oltre 50 anni punto di riferimento della vita notturna di Roma e non solo. Negli ultimi mesi però il Piper Club di via Tagliamento è diventato teatro anche di violenze e risse tanto che oggi i carabinieri hanno proceduto alla chiusura della discoteca per quattro giorni per questioni di ordine pubblico. Aperto nel 1965 a pochi metri dal quartiere Coppedè, nel quadrante Nord della capitale, il Piper ha rappresentato la risposta in salsa romana ai locali della ‘Swinging London’, delle discoteche di Soho, divenendo punto di ritrovo per tutti i seguaci della musica beat.

Un luogo che ha condizionato mode e generazioni di giovani e ha fatto conoscere talenti e lanciato personaggi simbolo della musica italiana. Al Piper, nei primissimi anni, hanno suonato gruppi del calibro dei Pink Floyd e dei Genesis e spesso era frequentato anche da artisti dell’avanguardia. Nel locale erano di casa Mia Martini, Loredana Bertè, Renato Zero, Nada, Caterina Caselli ma su tutti Patty Pravo che ha avuto l’onore di essere soprannominata "la ragazza del Piper". Una vetrina che però con il passare dei decenni si è un po’ appannata. Già nel 2012 il locale venne chiuso per 15 giorni a causa di due risse scoppiate nella discoteca nell’arco di pochi giorni. Episodi di violenza che si sono replicati negli ultimi tempi.

Nel provvedimento della Questura sono elencati casi di risse e aggressioni avvenute tra la fine del 2021 e il 2022 e proprio nei giorni scorsi su alcuni social network era comparse le immagini di una zuffa avvenuta tra le mura della discoteca. L’ultimo episodio, citato nel provvedimento, risale al 30 aprile scorso e riguarda un minorenne "malmenato e successivamente minacciato da un addetto alla sicurezza". "Il giovane, soccorso dalla madre, è stato accompagnato al Pronto soccorso – è detto del decreto – del Policlinico Umberto I dove gli è stata riscontrata una contusione cranica e una frattura del setto nasale con prognosi di 30 giorni". Stessa prognosi per un altro avventore che il 7 dicembre scorso "mentre era all’interno del locale è stato aggredito da altri ragazzi per futili motivi. Riportando una frattura al naso e lombalgia". Il 19 marzo un nuovo episodio: alcuni giovani dopo avere partecipato a un evento all’esterno del locale sono stati aggrediti da altri giovani tanto che si è reso necessario l’intervento del 118 e la corsa in ospedale.