Il progetto pilota si indirizza alle Pmi e promuove un ambiente di lavoro rispettoso e privo di molestie sessuali, psicologiche e di discriminazioni
“Un ambiente di lavoro rispettoso e privo di molestie sessuali e psicologiche e di discriminazioni è l’auspicio di ogni azienda od organizzazione”, si legge nel comunicato del Cantone. Per questo motivo è stata lanciata l'iniziativa ‘Pmi Azione+’, un progetto di prevenzione delle violazioni dell’integrità personale sul posto di lavoro istituito – in occasione dei 25 anni dall’entrata in vigore della Legge federale sulla parità dei sessi (LPar) – dal Servizio per le pari opportunità, in collaborazione con il Laboratorio di psicopatologia del lavoro e l’Ufficio dell’Ispettorato del lavoro.
Le Pmi della Svizzera italiana che desiderano implementare i dispositivi di prevenzione “sono spesso confrontate con l’ostacolo del tempo e dei costi”. Per questi motivi i servizi cantonali, attraverso il progetto pilota e gli aiuti finanziari dell’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo, offrono gratuitamente alle Pmi che aderiscono al programma, consulenza e formazione sul tema alle direzioni, al personale dirigente, ai collaboratori e alle collaboratrici, nonché un accompagnamento individualizzato nell’elaborazione di strumenti di prevenzione e regolamenti aziendali.
“In Svizzera – viene ricordato – il 99% delle aziende e organizzazioni sono di piccole e medie dimensioni e impiegano oltre due terzi della forza lavoro. Dal 1996, la Legge federale sulla parità dei sessi (LPar) vieta le discriminazioni tra donna e uomo nelle relazioni di lavoro: dall’assunzione, alla retribuzione, alla formazione continua, al licenziamento fino alle molestie sessuali. Eppure, dalle ricerche emerge che un terzo delle donne e un uomo su dieci sono stati vittime di molestie sessuali o sessiste sul lavoro almeno una volta nella loro carriera. Questo vale per tutte le aziende, indipendentemente dalle loro dimensioni”.