Società

'Negare l'Olocausto è offensivo, ma su Facebook si può fare'

L'inventore del social network Zuckerberg spiega che questo tipo di contenuti non vengono rimossi dalla piattaforma. La polemica è servita

Keystone
19 luglio 2018
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Negare l’Olocausto è "profondamente offensivo" ma questo tipo di contenuti non va vietato da Facebook. Lo afferma il Ceo del social network, Mark Zuckerberg, spiegando che Facebook rimuove contenuti solo se si traducono in danni reali, fisici o in attacchi a individui.

La polemica è immediata. L’Anti-Defamation League ritiene che Facebook abbia "l’obbligo morale e etico" di non consentire alla gente di disseminare idee sulla negazione dell’Olocausto sulla sua piattaforma. Di fronte all’ondata di critiche per l’intervista a Recode, Zuckerberg è costretto a chiarire: "C’è una cosa su cui voglio essere chiaro. Ritengo la negazione dell’Olocausto profondamente offensiva, e non volevo assolutamente difendere le persone che lo negano’’ chiarisce.