Il riciclo della pasta di cemento è uno dei modi meno costosi e più efficaci per ridurre le emissioni di gas a effetto serra
Il riciclo della pasta di cemento è uno dei modi meno costosi e più efficaci per ridurre le emissioni di CO2. Uno studio dell'Empa ha dimostrato che attraverso un processo di mineralizzazione è possibile ridurre del 15% le emissioni legate alla produzione di cemento.
Una simile riduzione corrisponde allo 0,8% delle emissioni di gas a effetto serra registrate a livello mondiale nel 2020, scrive oggi in una nota il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (Empa).
Lo studio, condotto in collaborazione con i ricercatori dell'Imperial College di Londra, ha preso in esame dieci tecnologie per la mineralizzazione del CO2. Solo due sono risultate efficaci ed economiche. Per la maggior parte delle altre tecnologie le prove della loro capacità di ridurre le emissioni di CO2 nella pratica sono scarse o limitate, nonostante le aziende ne rivendichino l'efficacia.
Il team di ricercatori ha anche scoperto che le tecnologie per la mineralizzazione del CO2 – ossia i processi che permettono di ridurre e far assorbire questo gas nella pasta di cemento riciclato – sono da due a cinque volte più economiche delle tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio nel sottosuolo.
I materiali da costruzione sono responsabili di circa il 13% delle emissioni globali di gas serra, principalmente attraverso la produzione e l'utilizzo di cemento e acciaio, sottolinea l'Empa. Lo scorso aprile il gruppo Holcim ha annunciato l'intenzione di produrre materiali meno dannosi per l'ambiente nel suo stabilimento di Eclépens nel canton Vaud.
I ricercatori chiedono ai politici e agli altri responsabili di sviluppare strategie per sostenere il riciclaggio del cemento. Dovrebbero concentrarsi su tecnologie competitive e fornire agli investitori un chiaro confronto tra le tecnologie.
Allo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Pnas, hanno partecipato anche ricercatori del Politecnico federale di Losanna.