Entro il 2100 si prevede un aumento dai 2,5 ai 2,9 gradi. Le emissioni di gas a effetto serra hanno raggiunto massimi storici
Con gli attuali impegni sul clima assunti dai Paesi di tutto il mondo, il pianeta è su una traiettoria di riscaldamento catastrofico da 2,5 a 2,9 gradi entro il 2100. Lo rivela un rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente, pubblicato prima del vertice sul clima Cop28 a Dubai, in programma dal 30 novembre al 12 dicembre.
"Il rapporto di oggi sul divario delle emissioni (di gas a effetto serra) mostra che, se non cambia nulla, nel 2030 le emissioni saranno di 22 miliardi di tonnellate superiori a quelle consentite dal limite di 1,5 gradi (stabilito con l'Accordo di Parigi sul clima). Si tratta più o meno del totale delle attuali emissioni annuali di Usa, Cina e Ue messe insieme", ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres.
Il documento "mostra che le emissioni di gas a effetto serra hanno raggiunto massimi storici, con un aumento dell'1,2% rispetto allo scorso anno".
Guterres ha sottolineato che ai cruciali colloqui della Cop28 si deve delineare "un'azione drastica sul clima, ora", e ha avvertito che "siamo fuori strada" sul riscaldamento globale. "I leader del mondo non possono andare oltre", ha proseguito, denunciando un "fallimento della leadership, un tradimento dei più vulnerabili e un'enorme opportunità mancata".