Molti temono che l'attività fisica possa creare i presupposti per un nuovo attacco cardiaco. Ma gli esperti dicono il contrario
Un infarto cardiaco lascia tracce. Spesso le persone colpite perdono fiducia nel proprio corpo. I gruppi del cuore della Fondazione svizzera di Cardiologia possono offrire sostegno: oltre a migliorare la forma fisica, rafforzano infatti anche la stabilità psichica.
L'infarto cardiaco per le persone colpite è un evento che segna uno spartiacque. Oltre alle conseguenze fisiche, molte e molti provano anche abbattimento psichico: tra il 20 e il 40% soffre di disturbi d'ansia o depressioni. "Ho sempre paura che possa capitarmi di nuovo" è un'affermazione frequente dopo l'evento. Vi è insicurezza soprattutto riguardo agli sforzi fisici e ai segnali del corpo ivi collegati. "Le persone colpite spesso hanno timore a praticare attività fisica", afferma la responsabile dei gruppi del cuore Sandra Fuhrer, "anche se invece questa sarebbe urgentemente indicata dopo un infarto". Infatti, un programma di attività fisica adattato alle necessità individuali riduce il rischio di un nuovo evento grave.
Sandra Fuhrer non dirige solo un gruppo del cuore ma coordina anche, presso la Fondazione Svizzera di Cardiologia, i circa 150 gruppi sparsi in tutta la Svizzera. I gruppi del cuore offrono un programma di attività fisica adatto a pazienti cardiovascolari, sotto la guida di terapiste e terapisti formati che seguono regolarmente corsi di aggiornamento. Ogni gruppo ha un piano per le emergenze, se dovesse capitare qualcosa, e ciò infonde sicurezza nelle partecipanti e nei partecipanti. "Molte persone rivivono per la prima volta in un gruppo del cuore quanto il loro corpo sia sollecitabile", spiega Fuhrer. Inoltre lo scambio con persone dal vissuto simile motiva ancora di più ad allenarsi con regolarità.
I gruppi del cuore subentrano ai programmi di riabilitazione ambulatoriale o stazionaria. Sono a disposizione di tutte le persone con alle spalle un evento cardiovascolare o un'operazione al cuore. Ma sono benvenute e benvenuti anche pazienti con problemi polmonari, insufficienza cardiaca, diabete o sovrappeso. I costi sono fissati dai gruppi stessi e in parte vengono rimborsati dalle assicurazioni complementari di alcune casse malati.