Covid, con le sue mutazioni il virus ha cambiato anche natura della trasmissione e virulenza. Lo indica uno studio cinese
Da Alfa a Omicron il tempo di incubazione delle nuove varianti si è andato via via riducendo. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Jama Network Open e condotto da Min Liu, dell’Università Peking di Pechino e da Wannian Liang, della Tsinghua University di Pechino.
Lo studio si è basato su una revisione di dati pubblicati tra dicembre 2019 e febbraio 2022.
Sono stati inclusi 142 studi con 8’112 pazienti in totale. I periodi di incubazione della malattia causata dalle varianti Alfa, Beta, Delta e Omicron sono stati riportati in uno studio (con 6’374 pazienti), 6 studi (con 2’368 pazienti), 5 studi (con 829 pazienti), rispettivamente e numerosi altri lavori più piccoli.
Il periodo di incubazione medio del Covid-19 è risultato di 5 giorni per i casi causati dalla variante Alfa, 4,50 giorni per la variante Beta, 4,41 giorni per la variante Delta, infine 3,42 giorni per la variante Omicron. L’incubazione media è stata di 7,43 giorni tra i pazienti più anziani (cioè di età superiore ai 60 anni), 8,82 giorni tra i bambini (di età pari o inferiore a 18 anni), 6,99 giorni tra i pazienti con malattia non grave e 6,69 giorni tra i pazienti con malattia grave.
I risultati di questo studio confermano che il Sars-CoV-2 si è evoluto ed è mutato continuamente producendo varianti con trasmissione e virulenza diverse. L’analisi è importante perché l’identificazione del periodo di incubazione delle diverse varianti è un fattore chiave per determinare il periodo di isolamento necessario a limitare la diffusione del virus.