Scienze

Marte, slitta la missione per riportare campioni sulla Terra

La causa è in un cambiamento del programma dovuto a motivi di sicurezza

Cambio programma
(Keystone)
28 marzo 2022
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Slitta dal 2026 al 2028 il lancio della missione Mars Sample Return (Msr), organizzata da Nasa e Agenzia spaziale europea (Esa) per portare sulla Terra i campioni di rocce prelevati su Marte dal rover Perseverance della Nasa. La causa è in un cambiamento del programma dovuto a motivi di sicurezza: invece di lanciare un singolo lander con a bordo tutti i veicoli necessari alla missione, si prevedono due invii per ridurre i rischi di fallimento. Lo ha annunciato lo svizzero-americano Thomas Zurbuchen, amministratore associato per la scienza della Nasa, al Consiglio delle Accademie nazionali sugli Studi spaziali.

Il programma originale prevedeva un unico lancio: il lander della Nasa (Sample Retrieval Lander), avrebbe trasportato sia il rover dell’Esa (Fetch Rover) per la raccolta dei campioni custoditi da Perseverance, sia il razzo (Mars Ascent Vehicle o Mav) della Nasa destinato a partire dalla superficie di Marte per posizionare il carico in orbita attorno al pianeta rosso. L’ultimo passaggio spetta all’Earth Return Orbiter dell’Esa, il veicolo che nell’orbita marziana dovrà raccogliere il carico e portarlo sulla Terra. Tuttavia, secondo quanto dichiarato da Zurbuchen, l’utilizzo di un unico lander per portare tutto, oltre a rappresentare un rischio più alto, richiederebbe uno scudo termico più grande, una maggiore spinta propulsiva durante il lancio a causa del peso e l’utilizzo di una propulsione elettrica in fase di crociera.

"Il lancio diviso in due potrebbe utilizzare lo stesso sistema di atterraggio utilizzato da Perseverance e, prima ancora, da Curiosity – ha detto l’astrofisico originario dell’Oberland bernese – "ed evita la complessità del design più ampio". Nasa ed Esa hanno quindi concordato a lanciare i due lander (il primo con il Mav e il secondo con il rover) nel 2028, mentre l’Earth Return Orbiter dell’Esa partirà nel 2027: il rientro con il prezioso carico è ora previsto per il 2033.