Spettacoli

È morto Dandy Bestia, cofondatore degli Skiantos

Aveva 72 anni, con Freak Antoni aveva creato il rock demenziale

(tullio dainese)
16 marzo 2025
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È morto la scorsa notte Dandy Bestia, al secolo Fabio Testoni, chitarrista e cofondatore negli anni Settanta degli Skiantos con Roberto ‘Freak’ Antoni.

Dandy Bestia incontrò la musica a cinque anni, grazie a uno zio suonatore di fisarmonica. L'infanzia passata ascoltando le orchestre che si esibiscono nella balera sotto casa e a 13 anni la svolta, era il ’65 e scappò da casa per recarsi al concerto dei Beatles a Milano. Nel ’69 fondò il gruppo The Keys, poi al Dams conobbe Roberto ‘Freak’ Antoni, scomparso nel 2014 a 59 anni, con il quale nel ’77 a Bologna – la città più fertile nella prima ondata del punk italiano – fondò gli Skiantos, capostipiti del rock demenziale.

Nel suo curriculum anche collaborazioni con Lucio Dalla, Francesco Guccini, Orietta Berti, Mirko Casadei, Vasco Rossi, da sempre estimatore dichiarato degli Skiantos, e un album da solista, ‘Giano’, del 2016. Dandy era uscito dal gruppo nel ’79, complici anche eccessi personali, per poi rientrarvi nell'84: aveva suonato nella band fino a poco tempo fa.

Il progetto Skiantos prese concretezza con ‘Inascoltable’ e le registrazioni furono pubblicate su musicassetta da Oderso Rubini: "Dandy Bestia – ricorda il produttore su Fb – è stato un pezzo importante della storia in musica di Bologna, magari più trasversale e meno ufficiale, più provocatoria e ironica, ma decisamente significativa. I suoi riff, le sue composizioni (tra le tante ‘Sono un ribelle, mamma’), i suoi assoli ci mancheranno". "Freak – raccontò Dandy al periodico RollingStone – mi disse che scriveva poesie demenziali e me ne diede due-tre da musicare. Si trovò bene e alla fine è stato un incontro perfetto: io non sapevo scrivere, lui non sapeva suonare, abbiamo unito qualità e mancanze".

I concerti, soprattutto agli inizi, furono caratterizzati da performance provocatorie con riferimenti all'avanguardia futurista e dadaista, compreso il lancio di ortaggi sul pubblico da parte dei musicisti. Nell'aprile 1979 al Bologna Rock gli Skiantos portarono sul palco del palasport una cucina, un tavolo, un televisore e un frigo, misero a bollire gli spaghetti e li mangiarono, senza suonare nulla, tra le proteste del pubblico: "La nostra provocazione aveva toccato, a seconda dei punti di vista, il fondo e l'apice nello stesso momento". ‘Mi Piaccion Le Sbarbine’ fu il disco di maggior successo, ‘Karabigniere blues’ il primo singolo, ‘Eptadone’ – mandato in onda anche da Iggy Pop alla Bbc – fra i pezzi più ripresi. Oggi, tra i commenti sui social, Elio e le Storie Tese ricordano Fabio e gli Skiantos "nostri amici e fonte d'ispirazione".