Un chiaro strato di polvere di quarzo scoperto nel 1945 dal geologo Franz Hofmann. È particolarmente visibile lungo le rive del Sitter, un affluente della Thur.
È la settimana degli asteroidi. Ma questo risale a molto tempo fa. 14,8 milioni di anni fa, per l'esattezza. L'impatto di un asteroide lasciava un cratere di 24 chilometri nell'attuale Germania meridionale. Ricercatori svizzeri hanno studiato le tracce geologiche dell'evento, visibili a 180 chilometri di distanza, nei pressi di Bernhardzell (Sg), giungendo alla conclusione che la caduta dell'asteroide con una dimensione stimata di un chilometro e mezzo non solo ha lasciato il gigantesco cratere noto come ‘Nördlinger Ries’, ma ha anche sollevato una nuvola di polvere e particelle di roccia la cui ricaduta è visibile tutt'intorno.
Secondo lo studio dei musei di storia naturale di San Gallo e Berna pubblicato sulla rivista Scientific Reports, questo è l'unico posto in Svizzera in cui sono visibili gli effetti di un grande impatto di meteoriti, sotto forma di un chiaro strato di polvere di quarzo scoperto nel 1945 dal geologo Franz Hofmann. È particolarmente visibile in diversi punti lungo le rive del Sitter, un affluente della Thur. Le particelle di quarzo facevano parte della gigantesca nuvola di polvere sollevata dallo shock. Anche se le simulazioni al computer lo suggerivano, questa è la prima volta che la ricaduta è stata dimostrata per un cratere di queste dimensioni, sottolineano gli autori della ricerca. Le rocce che testimoniano questo evento sono esposte nei due musei cofirmatari dello studio.