Si è staccato dalla dipendenza energetica dal rover Perseverance e si alimenta coi propri pannelli solari. L'11 aprile andrà a zonzo per l'atmosfera marziana.
È composto da quattro piedi, un corpo e due eliche sovrapposte, pesa solo 1,8 kg e misura 1,2 m da un’estremità all’altra delle sue pale. Il mini-elicottero della NASA Ingenuity, giunto su Marte in febbraio unito al rover Perseverance, è sopravvissuto alla sua prima notte da ’organismo’ autosufficiente sul Pianeta Rosso. L’ultraleggero, simile a un grosso drone, dopo aver fatto affidamento sull’energia del rover, ora vive tramite i propri pannelli solari per riscaldarsi di giorno e sopravvivere alle notti marziane, quando la temperatura può scendere fino a -90° Celsius. Sopravvivere alla gelida notte marziana ha rappresentato “una pietra miliare” per il mini-elicottero, dice MiMi Aung, capo del progetto Ingenuity presso il Jet Propulsion Laboratory (Jpl), il laboratorio della Nasa.
Nei prossimi giorni Ingenuity sarà sottoposto a test del motore e dei sensori. Se tutto andrà per il meglio, il mini-elicottero dovrebbe completare il suo primo volo di prova atteso per la sera del prossimo 11 aprile. E se l’esperimento avrà successo, sarà una vera impresa, in primis perché l’aria marziana ha una densità pari solo all'1% di quella dell’atmosfera terrestre e poi perché si tratterà del primo volo di un veicolo a motore su di un altro pianeta.
La Nasa ha rivelato che un piccolo pezzo di tessuto dell’aereo dei fratelli Wright, decollato più di un secolo fa nella Carolina del Nord, era stato posto, come tributo, su Ingenuity: quel tessuto, ora, si trova dunque su Marte.