Come esseri umani abbiamo la capacità di controllare ciò che dimentichiamo, ma che nel farlo richiede "livelli moderati" di attività cerebrale.
Dimenticare e farlo in modo intenzionale può richiedere più sforzo mentale che ricordare. I volti, che portano con sé un maggior 'carico' a livello di emozioni, sono in generale più difficili da 'cancellare' dalla memoria delle scene nel loro complesso. Lo rileva una ricerca dell'Università del Texas ad Austin, pubblicata sul Journal of Neuroscience. "Una volta che riusciremo a capire come i ricordi vengono indeboliti e a escogitare modi per controllarli - evidenzia Jarrod Lewis-Peacock, autore senior dello studio - possiamo progettare un trattamento per aiutare le persone a liberarsi dei ricordi indesiderati".
"Per ciò che riguarda dimenticare intenzionalmente, gli studi precedenti si sono concentrati sull'individuazione di "hotspot" di attività nelle strutture di controllo del cervello, come la corteccia prefrontale e strutture di memoria a lungo termine, come l'ippocampo - aggiunge Lewis-Peacock - questo studio si concentra invece sulle aree sensoriali e percettive, in particolare sulla corteccia temporale ventrale, e sui modelli di attività che corrispondono a rappresentazioni nella memoria di complessi stimoli visivi".
Usando tecniche di neuroimaging, i ricercatori hanno mostrato a un gruppo di adulti sani immagini di scene e volti, istruendoli a ricordare o dimenticare ogni immagine. Le loro scoperte non solo hanno confermato che c nelle aree sensoriali e percettive del cervello, più attività di quanto è necessario per ricordare. "Un livello moderato di attività cerebrale è fondamentale per questo meccanismo di rimozione - conclude Tracy Wang, autrice principale dello studio - troppo forte e rafforzerà la memoria, troppo debole e non sarà possibile modificarla".