L’assemblea straordinaria ha inoltre approvato la nuova struttura organizzativa, con una direzione a 7 e Raphaël Brunschwig Ceo
Con il voto che si è tenuto venerdì pomeriggio possiamo considerare ufficialmente chiuso il periodo di transizione del Locarno Film Festival avviato già negli ultimi anni di presidenza di Marco Solari e proseguito con la nomina di Maya Hoffmann. In breve, le decisioni di oggi, tutte approvate all'unanimità dall'assemblea: il Consiglio d’amministrazione, organo strategico e di vigilanza, avrà due nuovi membri: Gilles Marchand, direttore generale uscente della SSR, e Roberto Cicutto, produttore cinematografico e presidente della Biennale di Venezia tra il 2020 e il 2024. La direzione del festival sarà invece strutturata in dipartimenti, tre culturali e tre di gestione; a guidare il Consiglio di direzione sarà l’attuale ‘managing director’ Raphaël Brunschwig, nominato Ceo.
Cicutto e Marchand andranno ad affiancare gli altri cinque membri del Consiglio d’amministrazione: la presidente Maja Hoffmann, il vicepresidente Luigi Pedrazzini e i membri Nadia Dresti, Jean-Philippe Rochat e il sindaco di Locarno Nicola Pini. La loro grande esperienza e le loro importanti reti di contatti saranno molto importanti per il Locarno Film Festival, ha spiegato nel suo discorso introduttivo Maja Hoffmann. La presidente ha presentato le novità inquadrandole in un processo di cambiamento verso una dimensione più internazionale, ma sempre all’interno della lunga storia del festival, «del nostro festival» come ha detto a un certo punto.
L’assemblea straordinaria del Locarno Film Festival ha inoltre approvato le modifiche allo statuto introducendo un nuovo assetto organizzativo che entrerà in vigore il prossimo primo dicembre. I tre dipartimenti “di gestione” saranno guidati da Mattia De-Sassi, direttore del dipartimento operativo (Coo); Liliana Sampietro, direttrice del dipartimento finanze (Cfo) che si occuperà anche di risorse umane, e Oliver Osborne, direttore del dipartimento comunicazione (Cco). Per la parte “di contenuto”, avremo ovviamente il direttore artistico Giona A. Nazzaro, il direttore di Locarno Pro Markus Duffner e il direttore di Locarno Factory Stefano Knuchel. Alla guida della rinnovata direzione, con il titolo di Ceo, l’attuale ‘managing director’ Raphaël Brunschwig al quale spetta anche la gestione di sponsor e partner. Da notare il ruolo particolare del Direttore artistico del Festival al quale non solo è garantita l’autonomia nella selezione dei film ma sarà nominato dal Consiglio di amministrazione, al contrario degli altri capidipartimento nominati dal Ceo.
Questo nuovo assetto, ha precisato il vicepresidente Luigi Pedrazzini, è il frutto di una lunga riflessione del Consiglio d’amministrazione, confrontandosi anche con esperti esterni e studiando realtà culturali analoghe. Per quanto riguarda le nomine, si è deciso di guardare innanzitutto alle persone già attive all’interno del Festival con posizioni analoghe e questo, ha precisato Pedrazzini, ha portato a una direzione con sei uomini e solo una donna. «Ma se guardiamo alla parità di genere presente a livello di quadri, vediamo una situazione più equilibrata che ci fa ben sperare di poter raggiungere, nel tempo, la parità anche a livello di direzione» ha precisato Pedrazzini.