Per le prossime quattro edizioni il programma si concentrerà sul continente africano
Open Doors, il programma di sviluppo per coproduzioni e per talenti provenienti da comunità sottorappresentate di tutto il mondo, ha annunciato i vincitori di questa nuova edizione. Sono otto i progetti in fase di sviluppo selezionati per la piattaforma di produzione, il Projects Hub, tutti in lizza per i tre premi principali. Insieme a nove produttori creativi che hanno partecipato al Producers Lab, l’incubatore di talenti dell’iniziativa, e alle registe e ai registi dei film degli Open Doors Screenings, che compongono il Directors Club, formano la selezione completa del programma di quest’anno. Il premio principale della sezione Projects Hub, l’Open Doors Grant (50mila franchi, sponsorizzato da vision sud est e dalla Città di Bellinzona), è stato assegnato a quattro progetti diversi: ‘Salvación’ di Ernesto Bautista (20mila), ‘El único tiempo’ di Paz Encina (20mila), vincitore anche dell’ARTEKino International Award (6mila), ‘La levedad de ella’ di Rosa María Rodriguez (5mila) e ‘Huaco retrato’ di Fernando Luis Mendoza Salazar (5mila). ‘Ovnis en el Trópico’ di Rob Mendoza si è aggiudicato il CNC Development Grant (6mila). Inoltre, diversi sponsor di Open Doors hanno conferito altri premi ai partecipanti delle tre sezioni del programma. Il palmarès completo è su www.locarnofilmfestival.ch.
La giuria del Projects Hub era composta da Lasse Skagen, responsabile della programmazione di Films from the South, Rémi Burah, presidente della Fondazione ARTEKino e direttore generale delegato di ARTE France Cinéma, Sophie Loyrette, responsabile dei progetti di coproduzione e cooperazione internazionale del CNC, Meret Ruggle, condirettrice di trigon-film, e Madeline Robert, responsabile dei progetti di visions sud est.
La cerimonia di premiazione ha segnato la fine del triennio dedicato all’America Latina e ai Caraibi. Patricia Danzi, direttrice della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (Dsc) del Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae), partner principale di Open Doors, ha annunciato che per le prossime quattro edizioni il programma si concentrerà sul continente africano. “Il continente africano è una regione di particolare importanza per la cooperazione internazionale della Dsc – ha dichiarato Danzi – e per i prossimi quattro anni continueremo a sviluppare sinergie tra i nostri programmi e Open Doors. L’arte e la cultura sono motori di cambiamento e di creatività e contribuiscono alla coesione tra le persone e alla pace. Per questo sono indispensabili per il progresso sociale”. Zsuzsi Bánkuti, Responsabile di Open Doors: “Non si tratta soltanto di cambiare il nostro focus, ma anche di espandere il nostro lavoro. Abbiamo intenzione di promuovere collaborazioni importanti tra l’America Latina, i Caraibi e il continente africano, mantenendo i legami costruiti negli anni precedenti e continuando a crearne di nuovi. Partendo dal tema centrale di questa edizione – gli sforzi collaborativi –, il nostro obiettivo è quello di formare una rete connessa e fiorente di cui possano beneficiare tutte le regioni”. Maggiori dettagli sulla nuova regione in focus saranno annunciati da Open Doors il prossimo autunno.