Sabato 5 agosto: si apre con ‘Anatomie d'une chute’, film francese premiato a Cannes. Domenica ‘Non sono quello che sono’ diretto da Edoardo Leo.
Il sabato in Piazza Grande si apre con ‘Anatomie d’une chute’, film francese scritto e diretto da Justine Triet, Palma d’Oro pochi mesi fa a Cannes. Un interessante giallo, teso e ben recitato, in cui le vie della colpevolezza si intrecciano con la vita di un ragazzo di 11 anni, non vedente. A morire – precipitando dalla finestra della soffitta della casa di famiglia in montagna – è il padre e gli inquirenti sospettano la moglie del defunto, madre del ragazzo. Alle indagini si intrecciano le storie personali.
Il secondo film della serata è ‘Falling Stars’ di Richard Karpala, Gabriel Bienczycki, horror statunitense che narra di tre fratelli del West, che partono per vedere una strega morta, seppellita da un loro amico. Ma i corpi delle streghe, si sa, sono molto permalosi. Per i fratelli sarà la notte più lunga della loro vita; per lo spettatore, invece, la suspense dura un’ottantina di minuti.
Domani sera si vedrà ‘Non sono quello che sono’, film diretto da Edoardo Leo, che ambienta agli inizi degli anni 2000 l’Otello di Shakespeare, recitato nei dialetti romano e napoletano dallo stesso Edoardo Leo, Javad Moraqib e Ambrosia Caldarelli (rispettivamente nelle vesti di Iago, Otello e Desdemona). Personaggi di modernità sconcertante, pensando a un’opera di 400 anni or sono, ma non è un caso che il femminicidio sia ancora oggi uno dei reati più frequenti e odiosi in Paesi come l’Italia. E non certo per colpa di Shakespeare.