Visi, volti, voci, umanità varia dalla ‘Locarno, caput mundi!’ (Solari dixit)
L’idea era di farsi un bagno (saltato), di andare alla cerimonia di apertura (snobbata) e di vedersi il primo film in Piazza (perso). Così ti areni come al solito dalla Rachele, perché lì è come stare sul greto della Maggia, la gente scorre via e ogni tanto ci sono dei piacevoli flutti. Come Sina, una in gamba, scopri che è una tua seguace su Facebook, guarda un po’ i casi della vita. Dice che dopo il caffè se ne andrà, invece rimarrete inchiodati lì per ore con l’ex fiorista amore della sua vita. L’Ale vede lo zio cubano di Ambrì e scoppia a ridere: "Locarno, caput mundi!" (Solari dixit).
Non c’è più il tizio del Belgio che spinava birre (scoprirai che è diventato papà di due gemelli): al suo posto uno con lo smalto sulle unghie e lo zainetto da bambino. Dietro, un tizio porta una maglietta con la faccia della Carrà: dice che ha fatto fatica a scovarla (la maglietta, mica la Carrà). Se c’è una conferma di quel che pensi, è che i locarnesi non vanno mai a Lugano. Conosci un’insegnante e un’educatrice, entrambe carine, ma la seconda ha troppi tatuaggi, senza parlare dei piercing in faccia.
Sopra di voi campeggia il nuovo cartellone del Festival. La figlia della tosta Ornella ti chiede il parere: è scialbo, rispondi. E lei: sì, soprattutto quell’occhio nell’angolo che sembra piangere. Ai tavoli a sinistra c’è una versione locarnese di Michele Placido, sbarbato. Non manca il revival sui tempi del Grand Hotel, del Garden e bla bla, ovvio. Il tipo serbo che veste nero integrale se ne va, non capisci come faccia con ’sto caldo. Sai che molti ristoratori vanno in crisi con l’affluenza che c’è, e manco a farlo apposta spunta mister Gastro, il Beltrami: t’avrà sentito? Vuoi comprare del tabacco ma i negozi delle stazioni di benzina sono già chiusi alle otto e ti dici: è assurdo! Via al Paravento ad aspettare un amico.
Ecco tre mamme carine della Maggia ma poco socievoli: dicono che interrompi il loro "momento sciamanico". Mmh, da quando in qua lo sciamanesimo si fa nei luoghi pubblici? Okay, ciao. I due giovani artisti di Bruxelles si sono conosciuti su Tinder e sprizzano d’amore. Tu amico, invece, dimentica le avventure di una notte, forse non hai più l’età. Al bancone una mamma sprona il figlioletto a farsi ridare i due franchi di deposito del bicchiere: pazienza infinita. Il problema qui è sempre lo stesso: i camerieri non sono camerieri, ma attori, però simpatici. Le due colleghe della ‘Tessiner Zeitung’ sono poco loquaci. Conosci Monica la pittrice e l’amica insegnante, gioviali e sorridenti, oh, finalmente. Non te la prendi quando il tizio ti rovescia il caffè sulle dita. È un aroma che sentirai anche il giorno dopo.