Preso di mira il già contestato dipinto ‘Fuck abstraction!’. Per il presidente Macron, ‘prendersela con un'opera d'arte è ledere i nostri valori’
Nel pomeriggio dello scorso 7 maggio, il dipinto dell'artista svizzera Miriam Cahn intitolato ‘Fuck abstraction!’, esposto al Palais de Tokyo a Parigi, è stato imbrattato con della vernice da un individuo. “Prendersela con un'opera d'arte è ledere i nostri valori. In Francia l'arte è sempre libera e il rispetto della creazione culturale è garantito”, ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron, condannando “l'atto di vandalismo”.
‘Fuck abstraction!’, della 73enne artista basilese, è esposto da metà febbraio dal centro d'arte contemporanea parigino, e rappresenta una persona con le mani legate costretta a una fellatio da un uomo dal corpo possente senza volto. Per i suoi detrattori, la vittima è un bambino, cosa che l'artista nega, invocando la rappresentazione dello stupro come arma di guerra e crimine contro l'umanità. L'autore dell'atto di vandalismo, definito anziano da una fonte vicina al caso, ha gettato della vernice viola sul dipinto, “contrariato della messa in scena sessuale di un bambino e di un adulto secondo lui rappresentata”. L'uomo, che ha agito da solo, non fa dunque parte di un gruppo di attivisti.
“Sono molto scioccato”, ha dichiarato il direttore di Pro Helvetia Philippe Bischof alla trasmissione della Rts Forum. Con i social network è molto facile decontestualizzare le opere d'arte, portarle fuori dal museo senza conoscere l'approccio dell'artista”, ha continuato. Non è la prima volta che un artista svizzero di arte contemporanea suscita una grande polemica. “Ma attaccare un'opera d'arte è diverso rispetto al discuterne in modo critico”, ha aggiunto Bischof. Secondo Forum, che ha contattato Miriam Cahn, l'artista si dice stanca delle polemiche.