Al centro del colloquio, avvenuto in videoconferenza, la difficile situazione in cui si trova il settore e l’applicazione dei nuovi aiuti federali e cantonali
Da una parte dello schermo il consigliere di Stato Manuele Bertoli e la direttrice della Divisione della cultura e degli studi universitari Raffaella Castagnola; dall'altra, una delegazione di rappresentanti del mondo culturale ticinese. Scopo della videoconferenza, discutere la difficile situazione in cui si trova il settore a causa della pandemia e delle restrizioni, oltre ai nuovi aiuti federali e cantonali.
Come informa il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport in un comunicato, durante l'incontro Bertoli "ha potuto sentire dai diretti interessati il loro punto di vista sulla complessa situazione del settore". Un "franco scambio di opinioni" sia sulle difficoltà del settore, sia sulle ipotesi di intervento a breve e medio periodo.
Il Cantone, si ricorda nel comunicato, ha contribuito da subito a garantire i necessari sostegni finanziari durante questo lungo e difficile periodo, mantenendo gli aiuti ordinari e, in concertazione con la Confederazione, garantendo gli aiuti specifici di settore, ai quali si aggiungono gli aiuti economici indirizzati a tutte le imprese economiche. Tutte le domande inoltrate da operatori e organizzazioni culturali riferite agli aiuti specifici nella prima fase (aprile-settembre 2020) sono state evase. Un nuovo pacchetto federale di aiuti particolari è stato approvato dal Consiglio federale lo scorso 14 ottobre e il Decs ha già pubblicato la nuova procedura, online su www.ti.ch/DECS/covidcultura.