Grazie a ‘La Couleur des choses’, l’artista è stato premiato lo scorso fine settimana al 50esimo Festival international de la bande dessinée
Il ginevrino Martin Panchaud ha vinto il prestigioso premio per il miglior albo dell’anno – il Fauve d’or – al Festival internazionale del fumetto di Angoulême, in Francia, con ‘La Couleur des choses’ (Il colore delle cose), la sua prima graphic novel edita da Çà et là. Qualche tempo fa e sempre in Francia, Panchaud ha ricevuto anche il Gran premio dell’Associazione di critici e giornalisti del fumetto (Grand Prix de la critique Acbd). Il volume, nella sua versione tedesca (‘Di Farbe der Dinge’, pubblicato da Edition Moderne) era già stato insignito a Soletta del Premio svizzero del libro per ragazzi, ma non solo: è stato altresì nominato fumetto dell’anno dal quotidiano berlinese ‘Der Tagesspiegel’ e candidato al Max-und-Moritz-Preis, il più alto riconoscimento del settore in Germania.
Martin Panchaud è nato a Ginevra nei primi Ottanta e, da alcuni anni, vive e lavora a Zurigo. Finora ha pubblicato diversi volumi di misura variabile e con grafica computerizzata: uno stile visivo unico e riconoscibile. La sua crescita, e quindi di riflesso anche il suo lavoro, è stata segnata dalla dislessia: un ostacolo che ha avuto un impatto significativo sul suo percorso scolastico. “Ha posto la lettura – si legge sul suo sito – così come l’interpretazione delle forme e dei loro significati, al centro della sua ricerca e lo ha spinto a scegliere uno stile molto particolare per esprimere la sua creatività e raccontare storie” (www.martinpanchaud.ch).
Il celebre festival dedicato al fumetto è giunto quest’anno alla cinquantesima edizione e si è svolto dal 26 al 29 gennaio (www.bdangouleme.com). ATS/RED