La celebrazione dell’arte di narrare come macchina del tempo
Se potessi tornare indietro nel tempo per cambiare qualcosa del mio passato, ne avrei molti di momenti da scegliere. Per esempio cambierei quel giorno in cui, ragazzo, derisi quella ragazzina innamorata di me, quando ero ancora troppo sciocco e immaturo per comprendere quanto fosse raro e prezioso l'amore che ci viene donato. E voi? Chi non ha mai desiderato di tornare indietro nel tempo e cambiare qualcosa, magari qualcosa che si è detto o si è fatto, oppure un evento storico che proprio non ci è andato giù. Altri sognano di andare nel futuro, per vederne le meraviglie, oppure più pragmaticamente per avere i numeri della lotteria o sapere quanto renderanno certi investimenti… Insomma tutti, credo, vorrebbero una macchina del tempo. Ma se finora ingegneri e scienziati ci hanno deluso, lo stesso non si può dire degli scrittori di fantascienza, che da H.G. Wells in poi hanno addirittura inventato un nuovo modo di concepire il tempo stesso. Oggi i fisici si domandano se il tempo esista oppure no, ma le nostre percezioni ci dicono che “il passato è avvenuto, e continua ad avvenire”, grazie alla nostra memoria. “Il futuro è diverso: deve ancora venire, è aperto; non tutto può succedere, ma molte cose sì. Il mondo è ancora in costruzione.” Il libro che vi consigliamo questa settimana è Viaggi nel tempo, di James Gleick. Se avrete il coraggio di avventurarvi in questo trip fisico-metafisico-letterario ne verrete ripagati con gli interessi: difficilmente nella vita si incontra un libro così pieno di suggestioni, dalla filosofia di Bertrand Russell alla matematica di Gödel, dalla letteratura di T.S. Eliot e David Foster Wallace a quella di Isaac Asimov e Robert Heinlein, dal cinema di Buñuel a quello di Woody Allen. La conclusione del libro, che ho amato (e quale lettore potrebbe non amarla!) è che, in sintesi, i viaggi nel tempo sono sì possibili, alla portata di tutti e senza l'aiuto di alcuna macchina, perché si possono fare comodamente da casa propria, in poltrona. Come? Aprendo un buon libro e lasciandosi andare con la fantasia, perché l’unica vera macchina del tempo che abbiamo è la nostra capacità di narrare.
Viaggi nel tempo
di James Gleick Codice Edizioni, 2018
257 pagine