È quanto il Consiglio di Stato propone di stanziare. La parola al parlamento
Un contributo annuale di 3,4 milioni di franchi per il periodo 2026-2030, pari dunque a un importo complessivo di 17 milioni. È quanto il Consiglio di Stato propone di stanziare al Locarno Film Festival. Sul contributo cantonale la parola passa ora al Gran Consiglio.
Nel lungo e articolato messaggio il governo, oltre a evidenziare i contenuti culturali della manifestazione, si sofferma sull’impatto economico. Il Locarno Film Festival “rappresenta un motore economico significativo per l’intera regione e per il Cantone, con un impatto rilevante non solo sull’industria turistica, ma anche sui fornitori di servizi e prestazioni locali”. Nel 2023, rileva il Consiglio di Stato, l’86% dei costi legati all’organizzazione del Festival “sono stati sostenuti con pagamenti a società aventi sede in Ticino o a persone residenti nel cantone”, per un totale di 10,7 milioni di franchi, “in aumento rispetto ai 9,5 milioni del 2018”. Ciò che segna “una crescita del 15% nella proporzione delle spese effettuate sul territorio: un risultato che riflette l’impegno del Festival nel contribuire allo sviluppo economico locale”. Non solo. La manifestazione “contribuisce in modo significativo in qualità di datore di lavoro locale”: sempre nel 2023 il personale stabile sull’arco dell’anno era composto da “37 persone”, cui si aggiungono “650 collaboratrici e collaboratori” durante il periodo del Festival. La massa salariale è stata di 7’500’000 franchi: “I costi del personale, che costituiscono il 42% delle spese complessive del Festival, dimostrano quanto sia significativo e importante il suo impatto sull’occupazione locale”, si sottolinea nel messaggio licenziato di recente dal governo. Per “molte e molti giovani” dipendenti del Festival si tratta della prima esperienza professionale: “L’organizzazione offre loro l’occasione per creare una rete di conoscenze e acquisire competenze in diversi ambiti”. Un aspetto “rilevante” è “la crescita della forza lavoro residente in Ticino, che nel 2023 rappresentava l’83% del totale rispetto al 77% nel 2018: questo dato riflette l’impegno del Festival verso l’impiego, laddove possibile, di personale residente in Ticino o in Svizzera, ricorrendo a personale proveniente dall’estero solo per ruoli altamente specializzati, in linea con la vocazione internazionale della manifestazione”.
Nel 2023 il Locarno Film Festival “ha offerto ospitalità in Ticino a circa 1'100 persone, con un soggiorno medio di 6 giorni, assicurando un indotto diretto di 1’600'000 franchi per il settore alberghiero”. Ciò che rappresenta “un aumento di 300’000 franchi rispetto al 2018”.
Il Consiglio di Stato non ha dubbi: il Locarno Film Festival “è una manifestazione culturale di primaria importanza per il Cantone Ticino e per la Svizzera”. Negli ultimi anni “ha dimostrato la capacità di evolvere, rimanendo fedele ai suoi valori artistici e affrontando con successo le nuove sfide del contesto globale”. L’aumento del credito cantonale di 500'000 franchi concesso dal Gran Consiglio nel 2021 “ha permesso alla manifestazione di attrarre nuovi partner e far crescere del 40% i finanziamenti privati, confermando l’effetto leva del sostegno del Cantone, portando a un bilanciamento tra contributi pubblici e privati”. Scrive il governo: “La rilevanza internazionale del Festival, unita a un forte legame con il territorio, lo rende un punto di riferimento di grande importanza per la promozione della cultura e un motore di sviluppo economico e turistico per tutto il Cantone. Garantendo anche per i prossimi anni un sostegno pubblico stabile, in linea con quanto fatto negli ultimi anni, si potrà assicurare la continuità dell’offerta culturale di qualità e delle numerose ricadute positive legate al Locarno Film Festival, permettendo al Festival di fungere da traino per l’immagine di Locarno e del Canton Ticino in Svizzera e a livello internazionale e consolidandone l’autonomia finanziaria anche in un contesto di crescente complessità economica e organizzativa”.