Ticino

Contributo al Film Festival: 17 milioni per il periodo 2026-2030

È quanto il Consiglio di Stato propone di stanziare. La parola al parlamento

Cinema Piazza Grande
(Ti-Press)
21 febbraio 2025
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Un contributo annuale di 3,4 milioni di franchi per il periodo 2026-2030, pari dunque a un importo complessivo di 17 milioni. È quanto il Consiglio di Stato propone di stanziare al Locarno Film Festival. Sul contributo cantonale la parola passa ora al Gran Consiglio.

’Motore culturale ed economico’

Nel lungo e articolato messaggio il governo, oltre a evidenziare i contenuti culturali della manifestazione, si sofferma sull’impatto economico. Il Locarno Film Festival “rappresenta un motore economico significativo per l’intera regione e per il Cantone, con un impatto rilevante non solo sull’industria turistica, ma anche sui fornitori di servizi e prestazioni locali”. Nel 2023, rileva il Consiglio di Stato, l’86% dei costi legati all’organizzazione del Festival “sono stati sostenuti con pagamenti a società aventi sede in Ticino o a persone residenti nel cantone”, per un totale di 10,7 milioni di franchi, “in aumento rispetto ai 9,5 milioni del 2018”. Ciò che segna “una crescita del 15% nella proporzione delle spese effettuate sul territorio: un risultato che riflette l’impegno del Festival nel contribuire allo sviluppo economico locale”. Non solo. La manifestazione “contribuisce in modo significativo in qualità di datore di lavoro locale”: sempre nel 2023 il personale stabile sull’arco dell’anno era composto da “37 persone”, cui si aggiungono “650 collaboratrici e collaboratori” durante il periodo del Festival. La massa salariale è stata di 7’500’000 franchi: “I costi del personale, che costituiscono il 42% delle spese complessive del Festival, dimostrano quanto sia significativo e importante il suo impatto sull’occupazione locale”, si sottolinea nel messaggio licenziato di recente dal governo. Per “molte e molti giovani” dipendenti del Festival si tratta della prima esperienza professionale: “L’organizzazione offre loro l’occasione per creare una rete di conoscenze e acquisire competenze in diversi ambiti”. Un aspetto “rilevante” è “la crescita della forza lavoro residente in Ticino, che nel 2023 rappresentava l’83% del totale rispetto al 77% nel 2018: questo dato riflette l’impegno del Festival verso l’impiego, laddove possibile, di personale residente in Ticino o in Svizzera, ricorrendo a personale proveniente dall’estero solo per ruoli altamente specializzati, in linea con la vocazione internazionale della manifestazione”.

Nel 2023 il Locarno Film Festival “ha offerto ospitalità in Ticino a circa 1'100 persone, con un soggiorno medio di 6 giorni, assicurando un indotto diretto di 1’600'000 franchi per il settore alberghiero”. Ciò che rappresenta “un aumento di 300’000 franchi rispetto al 2018”.

Manifestazione ‘di primaria importanza’

Il Consiglio di Stato non ha dubbi: il Locarno Film Festival “è una manifestazione culturale di primaria importanza per il Cantone Ticino e per la Svizzera”. Negli ultimi anni “ha dimostrato la capacità di evolvere, rimanendo fedele ai suoi valori artistici e affrontando con successo le nuove sfide del contesto globale”. L’aumento del credito cantonale di 500'000 franchi concesso dal Gran Consiglio nel 2021 “ha permesso alla manifestazione di attrarre nuovi partner e far crescere del 40% i finanziamenti privati, confermando l’effetto leva del sostegno del Cantone, portando a un bilanciamento tra contributi pubblici e privati”. Scrive il governo: “La rilevanza internazionale del Festival, unita a un forte legame con il territorio, lo rende un punto di riferimento di grande importanza per la promozione della cultura e un motore di sviluppo economico e turistico per tutto il Cantone. Garantendo anche per i prossimi anni un sostegno pubblico stabile, in linea con quanto fatto negli ultimi anni, si potrà assicurare la continuità dell’offerta culturale di qualità e delle numerose ricadute positive legate al Locarno Film Festival, permettendo al Festival di fungere da traino per l’immagine di Locarno e del Canton Ticino in Svizzera e a livello internazionale e consolidandone l’autonomia finanziaria anche in un contesto di crescente complessità economica e organizzativa”.