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I boschi della droga, regno incontrastato

I boschi della droga, molti dei quali a ridosso del Canton Ticino, continuano a essere una frontiera invisibile di un impero milionario. Un regno incontrastato per bande di spacciatori e narcotrafficanti che dimostrano di essere organizzate su base territoriale, agguerrite e dotate di armi letali, machete, pistole e fucili, strumenti di morte che usano sempre più spesso in sanguinosi regolamenti di conti, come confermano i due omicidi consumati nel basso varesotto tra Santo Stefano e sabato scorso. Il 26 dicembre scorso con un fucile a canne mozze è stato ucciso un 31enne marocchino che per la procura di Varese era un “esponente di spicco del traffico di droga nei boschi dell’area prealpina”. Insomma, i boschi delle province di Como e di Varese, quelle a ridosso della ramina. Ad Appiano Gentile, nel Parco della Pineta (il bosco della droga maggiormente frequentato dai tossicodipendenti ticinesi), mesi fa i sindaci del comprensorio sono arrivati a chiedere a gran voce antenne e ripetitori per amplificare il segnale e garantire la copertura telefonica, un modo come un altro per spingere escursionisti e sportivi a riappropriarsi della rete di sentieri che oggi è quasi completamente abbandonata. Gli unici che riescono a muoversi a occhi chiusi sono gli spacciatori, che in questa parte di Lombardia riforniscono non solo i ‘clienti’ italiani, ma ripetiamo anche centinaia di tossicodipendenti svizzeri che arrivano fin qui dal Canton Ticino perché la droga costa meno. Così, come un perfetto ufficio cambi sotto gli alberi, le dosi si vendono con uguale facilità in euro e in franchi. Lo spaccio è l’unica attività che non si è mai fermata neppure ai tempi del Covid anzi, a Merone, in provincia di Como, si può dire che sia nata una piazza di spaccio proprio in quel periodo approfittando dei boschi vicini alla stazione. Si spaccia sempre di più anche nelle boscaglie lungo la statale Como-Bergamo e la SS36, le zone più problematiche sono Nibionno, Valmadrera, Civate, Annone Brianza, Oggiono, Molteno e Garbagnate Monastero. M.M.