Il legale dei due giudici: quanto statuito dal Consiglio della magistratura è clamorosamente arbitrario
Non finisce qui. Tramite il loro legale, l'avvocato Marco Broggini, i giudici del Tribunale penale cantonale (Tpc) Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti impugneranno davanti alla Commissione di ricorso sulla magistratura la decisione del Consiglio della magistratura che li ha destituiti con effetto immediato. Non solo: in una nota, che pubblichiamo integralmente, fanno sapere che chiederanno la concessione dell'effetto sospensivo al ricorso.
"Nella mia qualità di patrocinatore dei giudici Quadri e Verda Chiocchetti, ho preso atto oggi alle 12.15 via email della destituzione con effetto immediato decretata dal Cdm nei loro confronti. A mio modesto parere – aggiunge l'avvocato Broggini – si tratta di decisioni clamorosamente arbitrarie, che denotano un evidente accanimento, per non dire altro. Ricordo che contro il Cdm è pendente una ricusa davanti all’apposita Commissione di ricorso”.
Scrive poi Broggini con riferimento alla foto tratta da internet spedita via WhatsApp dal presidente del Tpc Mauro Ermani alla segretaria che sarebbe stata mobbizzata da una collega della cancelleria del Tribunale: "L’immagine segnalata dai miei clienti alla magistratura raffigura due enormi falli in erezione con una donna sottomessa seduta nel bel mezzo, come fosse in attesa di farsi penetrare, condita dalla dicitura ‘ufficio penale’. I due organi genitali in questione sono esposti con queste proporzioni al Museo della pornografia di Amsterdam. Secondo quanto dichiarato a Rete1 (Rsi, ndr) il giorno della pubblicazione sulla ‘Regione’ dal presidente del Cdm (il giudice d'appello Damiano Stefani, ndr), egli avrebbe visto per la prima volta questa immagine su questo quotidiano, mentre in realtà il Cdm ne era in possesso da settimane". Quadri e Verda Chiocchetti "hanno ritenuto che la trasmissione di questa immagine da parte del giudice Ermani a una segretaria del Tpc mobbizzata potesse costituire il reato di pornografia ex art. 197 cpv. 2 CP (Codice penale, ndr), e hanno segnalato il tutto al procuratore generale Pagani, consegnando nelle sue mani l’esposto. L’art. 27a Log (legge sull'organizzazione giudiziaria, ndr) impone a un giudice di denunciare alla magistratura penale fatti che potrebbero costituire reato". La circostanza che il procuratore straordinario Passini "abbia poi preteso che non vi sarebbero gli estremi per l’applicazione dell’art. 197 cpv. 2 CP non significa nulla: basti pensare che la sua decisione non ha potuto essere impugnata dai denuncianti per loro carenza di legittimazione ricorsuale, e quindi non è stata riesaminata da nessun tribunale".
Detto questo, rileva il legale di Quadri e Verda Chiocchetti, "siamo oggettivamente al paradosso più assoluto: il giudice che invia immagini sconce non richieste (e non solo quella in esame) continua a svolgere la sua funzione, mentre chi adempie a un proprio dovere legale e morale viene destituito. Addirittura il Cdm, manifestando per l’ennesima volta la sua volontà di colpire i miei assistiti, pretende che un eventuale ricorso non avrà effetto sospensivo. Nell’ambito del ricorso che sarà evidentemente presentato verrà chiesto l’immediato ripristino dell’effetto sospensivo.
Conclude l'avvocato Broggini: “Posso comunque tranquillizzare i cittadini ticinesi: i giudici Verda Chiocchetti e Quadri sono sopravvissuti a questa bomba gettata loro in faccia a mo’ di regalo natalizio”.