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‘Ritengo invece che il mobbing ci sia stato, eccome!’

Caos Tpc: Bersani, legale della segretaria segnalante, contesta le conclusioni dei vertici del Tribunale d'appello. ‘Ci sono aspetti da chiarire’

In sintesi:
  • L'avvocato bellinzonese non ci sta e ribadisce: ‘Violata la Direttiva del Consiglio di Stato’
  • ‘Pendente un mio ricorso contro il rifiuto, nelle scorse settimane, della Commissione amministrativa di trasmettermi il rapporto Galliani’
L’avvocato Andrea Bersani
(Ti-Press)
2 dicembre 2024
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«Non condivido per nulla la tesi della Commissione amministrativa del Tribunale d’appello secondo cui non c’è stato mobbing. Quale patrocinatore legale della funzionaria del Tribunale penale cantonale che aveva fatto a suo tempo la segnalazione, continuo infatti a ritenere che la ‘Direttiva del Consiglio di Stato concernente le molestie psicologiche, sessuali e le discriminazioni all’interno dell’Amministrazione’ del giugno 2021 – Direttiva che secondo me si applica anche alle persone alle dipendenze del Tribunale d’appello – sia stata invece violata, eccome!». L’avvocato Andrea Bersani rompe il silenzio sul cosiddetto ‘caos Tpc’ che lo vede assistere la segretaria del Tribunale penale cantonale che lo scorso anno aveva informato, nero su bianco, la Sezione cantonale delle risorse umane di subire mobbing da parte di una collega.

Mobbing che per la Commissione amministrativa, presieduta dal giudice Giovan Maria Tattarletti, non ci sarebbe stato. Nella nota stampa diffusa venerdì, la Direzione del Tribunale d’appello (del quale il Tribunale penale è una sezione) sostiene di non aver ravvisato “la presenza di una situazione di mobbing, ovvero di atti di persecuzione psicologica perpetrati sistematicamente e per lungo tempo”. Questo alla luce “degli elementi agli atti e, in particolare, degli accertamenti preliminari effettuati su mandato del Consiglio di Stato” dall’avvocata Maria Galliani. Sono comunque emersi “degli aspetti di minore gravità”. Quali? La Commissione amministrativa non lo precisa. Salvo scrivere che la segretaria del Tribunale penale cantonale segnalata dalla funzionaria patrocinata da Bersani è stata trasferita al Ministero pubblico “per alleviare le tensioni in seno al Tribunale penale cantonale”.

‘Cosa intende la Commissione amministrativa per aspetti di minore gravità?’

Riprende l’avvocato Bersani: «Di tutto ciò io sono stato informato venerdì dalla Cancelleria del Tribunale d’appello che mi ha spedito copia della nota inviata ai media dalla Commissione amministrativa. Da parte di quest’ultima mi sarei aspettato una comunicazione formale all’indirizzo del sottoscritto, in quanto patrocinatore legale della segnalante che considero parte di questo procedimento amministrativo». Nel merito: «Contesto la conclusione giuridica, l’inesistenza di mobbing, alla quale è giunta la Commissione amministrativa del Tribunale d’appello e credo che la stessa debba assolutamente chiarire cosa intende “per aspetti di minore gravità” scaturiti dagli accertamenti fatti».

‘Ho chiesto l'accesso alle decisioni’

Stamattina, prosegue l’avvocato bellinzonese, «ho quindi scritto alla Commissione amministrativa chiedendo l’accesso alle decisioni formali di sua competenza alle quali accenna il comunicato stampa e che fanno seguito alla segnalazione della mia assistita. Qualora la Commissione dovesse rifiutarsi, ho chiesto pure di ricevere decisione formale del diniego munita dei termini di ricorso».

Nelle scorse settimane Bersani aveva sollecitato la Direzione del Tribunale d’appello a trasmettergli copia del rapporto Galliani. La Commissione amministrativa aveva però risposto picche, «asserendo che la mia cliente non è parte». Un rifiuto, fa sapere ancora Bersani, che è «oggetto di un mio reclamo, tuttora pendente, inoltrato alla Commissione di ricorso sulla magistratura».

Bersani insomma non molla la presa. Il documento da lui sollecitato è stato stilato dall’avvocata ed ex procuratrice generale aggiunta Maria Galliani incaricata dal Consiglio di Stato di svolgere degli accertamenti preliminari in relazione al caso di presunto mobbing. L’ex magistrata ha trasmesso il proprio rapporto poco dopo la metà d’agosto al governo, il quale lo ha poi inviato alla Commissione amministrativa del Tribunale d’appello, che è l’autorità di nomina delle due segretarie.