Ticino

Consiglio di Stato: ‘Con la Posta dialogo reale, non di forma’

Il governo cantonale ha richiesto la disponibilità alla Posta a rivedere, nei casi giustificati, le decisioni di procedere con delle trasformazioni

Agli sportelli sempre in meno
(Ti-Press)
16 ottobre 2024
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Un dialogo aperto con i Comuni interessati dalla riorganizzazione, reale e non solo di forma. È quanto auspicato dal Consiglio di Stato nell'incontro di mercoledì con la direzione della Posta svizzera. Una riunione, tenutasi a Palazzo delle Orsoline a Bellinzona, nella quale sono stati discussi vari temi d’attualità, dedicando particolare attenzione alla situazione della rete postale in Ticino.

La direzione della Posta svizzera – rappresentata dal ceo Roberto Cirillo, da Martina Bellodi (responsabile rete postale Ticino) e da Marco Scossa-Lodovico (responsabile politica e comunicazione per la Regione sud) – è stata ricevuta da una delegazione del Governo formata dal presidente Christian Vitta e dai consiglieri di Stato Claudio Zali e Raffaele De Rosa, accompagnati dal delegato per le relazioni esterne Francesco Quattrini e da Simon Dell’Ovo Allori dell’Ufficio per lo sviluppo economico.

In apertura, il Consiglio di Stato ha anzitutto voluto esprimere “tutta la propria delusione per le modalità di comunicazione adottate dalla Posta svizzera, in merito all’annuncio della più recente fase del processo di riorganizzazione della rete di uffici postali”. È stata in particolare lamentata, come evidenziato in un comunicato stampa del governo ticinese, “la mancata condivisione preventiva di informazioni con il Cantone e la possibilità di un confronto”.

Strategia aziendale criticata

La direzione della Posta ha preso da parte sua atto delle osservazioni e riassunto le considerazioni che avevano guidato la prima fase della comunicazione sulla strategia aziendale per il periodo 2025/2028. Sono state inoltre illustrate le motivazioni che hanno indotto a un’ulteriore riorganizzazione della rete postale.

A questo proposito il Consiglio di Stato ha richiesto che “il dialogo aperto con i Comuni interessati da questa riorganizzazione sia reale e non solo di forma. In particolare, è stato richiesto che la procedura tenga in considerazione le aspettative dei Comuni e che siano ricercate soluzioni condivise”. Non solo, il governo cantonale ha richiesto “la disponibilità alla Posta a rivedere, nei casi giustificati, le decisioni di procedere con delle trasformazioni”.

Anche qui la Posta ha preso atto delle richieste del Cantone e confermato che “il dialogo con i Comuni interessati è in corso e un aggiornamento con il Consiglio di Stato potrà avvenire nel corso del mese di gennaio 2025”.

Durante l’incontro il Consiglio di Stato ha espresso anche le preoccupazioni espresse a più riprese dai media locali, in particolare per quanto riguarda i costi di distribuzione e l’orario di consegna dei giornali. Infine, le parti si sono impegnate a “ricercare possibili nuovi ambiti di sviluppo in Ticino nei settori dove la Posta intende investire in futuro e che potrebbero essere fonte di nuove opportunità di impiego nel nostro Cantone”.