Ticino

Dal Ps spunti su inclusione, famiglie, scuola e giovani

La Conferenza cantonale del Partito socialista promossa per discutere sul rapporto tra disagio giovanile e tagli propone di fare di più in quattro ambiti

Il vicepresidente Ps Danilo Forini
(Ti-Press)
13 ottobre 2024
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Inclusione, famiglie, scuola e giovani. Sono questi i quattro ambiti in cui, durante la Conferenza cantonale promossa dal Partito socialista per affrontare il disagio giovanile e famigliare confrontato con i tagli imposti dal rientro dal deficit, i partecipanti hanno sottolineato l'importanza di lavorare.

L'evento, ricorda una nota del Ps, è nato “in risposta all'appello lanciato la primavera scorsa da tredici associazioni ticinesi, attive nel sostegno agli allievi, ai giovani e alle famiglie, contro i tagli di personale nella scuola e nel settore sociosanitario”. I gruppi di lavoro suddivisi nelle rispettive aree tematiche, sabato a Giubiasco, hanno portato a molti spunti che “il Partito socialista porterà avanti”.

Per quanto concerne l'inclusione, si sottolinea come “la società sta diventando sempre più esclusiva ed è fondamentale valorizzare e utilizzare al meglio le risorse già esistenti, lavorando al contempo per sensibilizzare e informare l'intera popolazione sul fatto che l'inclusione è un aspetto positivo per tutte e tutti”. Va da sé, “combattendo contro i tagli”.

Al capitolo famiglie, per il Ps “le politiche devono riflettere le trasformazioni della struttura famigliare sostenendo le esigenze proprie ai diversi modelli di famiglie, come la conciliabilità vita-lavoro e spazi abitativi e urbani per sperimentare la dimensione comunitaria e collettiva e le relazioni intergenerazionali”.

Sulla scuola, “la preoccupazione principale è che rischi di non poter più svolgere efficacemente il suo ruolo di istituzione inclusiva, non riuscendo a favorire lo sviluppo di ogni persona in un contesto di comunità. È essenziale che vengano fornite risorse adeguate, non solo finanziarie, per affrontare le sfide poste dai cambiamenti sociali”.

Infine, per quanto riguarda i protagonisti, cioè i giovani, “esiste una grande frammentazione nei servizi che si occupano di loro”. Quindi, “è fondamentale che la politica intervenga per assicurare una pianificazione e un coordinamento più efficace di questi servizi, al fine di creare una rete integrata e coesa. Solo così sarà possibile raggiungere un coinvolgimento collettivo che metta i giovani al centro delle politiche sociali, evitando dispersioni e sovrapposizioni di interventi”.