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‘Ora misure per ridurre al minimo il rischio di nuovi incidenti’

Rösti ha annunciato che verranno messe in atto prossimamente a livello sia svizzero che europeo. Uri e Ticino soddisfatti della riapertura del Gottardo

Davanti al tunnel tornato in piena funzione
(Ti-Press)
2 settembre 2024
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Si è detto “stolz” – fiero – Albert Rösti del risultato ottenuto dalle Ferrovie federali svizzere (Ffs). Un termine ripetuto tre volte dal capo del Dipartimento federale dell’ambiente, trasporti, energia e comunicazione questa mattina a Pollegio. «Oggi il tunnel di base del San Gottardo riapre completamente al traffico ferroviario. Torna a pieno regime dopo l’incidente del 10 agosto 2023. Possiamo quindi dire che è una giornata molto bella per tutta la Svizzera e anche per l’Europa». Anche perché l’attesa, durato oltre un anno, ha creato non pochi disagi al trasporto di merci e persone sul fondamentale asse nord-sud. Con importanti contraccolpi soprattutto per il Ticino. «La galleria non esiste da molti anni, ma ha mostrato subito la sua importanza. E pure la sua fragilità in un punto che non collega solo il Ticino al resto della Svizzera», ha sottolineato Rösti annunciando investimenti miliardari per potenziare la tratta, anche quella panoramica del ‘vecchio’ San Gottardo, nei prossimi anni. A proposito di costi, il risanamento dei circa sette chilometri danneggiati dal deragliamento del treno merci causato da una ruota difettosa comporterà una spesa stimata, compresi i mancati introiti, in 150 milioni di franchi. Gran parte di questi coperti dall’assicurazione, mentre la parte restante (circa 10 milioni) è a carico delle Ffs. «Il tema dei controlli è stato portato sul piano europeo (il convoglio difettoso arrivava dall’Italia, ndr) con l’Agenzia ferroviaria europea che ha pubblicato un rapporto con direttive e indicazioni per aumentare la sicurezza dei convogli in transito. Cosa che dovrebbe essere implementata nei prossimi mesi». Rösti ha poi ringraziato il Ticino «per la comprensione e la pazienza, sono sicuro che i settori che hanno sofferto per la chiusura della galleria, come il turismo, riprenderanno prontamente».

Vitta: ‘La vecchia linea resta fondamentale’

Auspicio rilanciato dal presidente del Consiglio di Stato ticinese Christian Vitta: «L’incidente ha avuto conseguenze dolorose sul piano economico ma anche di immagine per le Ffs. Quando succedono questi incidenti viene meno la fiducia dei cittadini. Fortunatamente, però, abbiamo delle aziende e delle istituzioni in grado di rispondere tempestivamente». Vitta si è poi voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa: «Il deragliamento e la chiusura della galleria di base hanno mostrato l’importanza di mantenere in funzione la vecchia linea del San Gottardo, a differenza di quanto pensava qualcuno. Un mantenimento – rimarca Vitta – per il quale il Ticino si è battuto con fermezza». L’importanza della ferrovia per il nostro cantone è dimostrata anche dai numeri: +28% di passeggeri sull’asse nord-sud dal 2016, quando la Galleria di base è entrata in funzione, al 2019. Addirittura +48% se si confrontano le cifre successive alla pandemia con quelle precedenti l’apertura del tunnel. «Un’ora in meno di viaggio tra andate e ritorno è molto. Grazie a questo cambiamento il nostro cantone ha scoperto un turismo di giornata che prima non conosceva e che negli ultimi mesi è stato purtroppo penalizzato».

Ducrot (Ffs): ‘Lavorato in condizioni difficili’

Parte da un aneddoto personale il Ceo delle Ffs Vincent Ducrot per raccontare l’incidente avvenuto nella canna ovest la scorsa estate. «A metà agosto Berna non è certo una città frenetica, gli uffici hanno poco personale e i ritmi sono più lenti. Quando però mi è arrivato l’avviso di allerta sul cellulare la giornata ha preso una piega decisamente diversa». Ducrot si è infatti recato subito all’interno della galleria, sul luogo dell’incidente, per verificare cosa fosse successo. «Mi trovavo all’interno della galleria, con la maschera per respirare, quando sul mio cellulare arriva una telefonata del consigliere federale Rösti. Questo per far capire la tempestività con la quale si è agito e deciso cosa fare». E la decisione è stata di procedere a un risanamento della galleria. «Non è stato facile. Gli operai si sono trovati la lavorare in condizioni difficili con una grande pressione per completare il più in fretta possibile». A dirsi felice è anche il consigliere di Stato del canton Uri Urban Camenzind, che sottolinea come «si siano messe subito in pratica delle misure alternative per limitare i danni. Un collegamento transalpino forte è fondamentale, e passa anche dal pieno mantenimento della vecchia linea del San Gottardo».

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