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Accessibilità, nuova sinergia tra cultura, socialità e turismo

Mappati quasi centosessanta punti d’interesse per stabilirne la fruibilità. Carobbio (Decs): ‘In nome di una società più giusta, rispettosa ed equa’

‘Patrimonio di tutti, tanto di chi risiede nel cantone, quanto di chi viene da fuori’
(Keystone)
20 agosto 2024
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«Avere una disabilità non dovrebbe essere motivo di esclusione. Nel 2024, purtroppo, lo è ancora. Oggigiorno siamo coscienti che la disabilità è in gran parte data dagli ostacoli che la società e il territorio pongono. Ostacoli che però possono in gran parte essere rimossi». È con queste parole che la consigliera di Stato Marina Carobbio ha introdotto stamane la presentazione del progetto ‘Mappatura dell’accessibilità dei siti culturali e turistici in Ticino’ avviato nel 2022 da Pro Infirmis Ticino e realizzato in collaborazione con il Dipartimento educazione, cultura e sport (Decs), l’Agenzia turistica ticinese (Att) e le Organizzazioni turistiche regionali (Otr).

Sono quasi centosessanta, 158 per la precisione, i punti d’interesse culturali e turistici a essere passati sotto la lente per verificarne l’accessibilità e stabilire in che misura siano fruibili da tutti, offrendo informazioni a residenti e turisti. «Il lavoro che resta da fare – precisa la direttrice del Decs – è ancora lungo, ma va assolutamente effettuato in nome di una società più giusta, rispettosa ed equa. I dati emersi da questo esercizio sono ora patrimonio di tutti, tanto di chi risiede nel cantone, quanto di chi viene da fuori e vuole scoprire il Ticino».

‘Uno stimolo a rimuovere le barriere ancora esistenti’

Per Romolo Pignone, membro della Commissione della Sessione parlamentare cantonale delle persone con disabilità, attivo nel lavoro di mappatura, «rispetto ad altri diritti e libertà, fruire a tutto tondo di prodotti culturali può sembrare un aspetto secondario nella vita di una persona. Ma non è così». E spiega: «Questa mappatura, che può essere consultata sui siti istituzionali ed è integrata in numerose piattaforme informative, risulta essere uno strumento molto prezioso per le persone con disabilità, ma anche per chi le accompagna». La sua valenza è poi duplice: «Permette a ogni avventore – spiega – di capire se possa o meno fruire di un luogo e, nel caso, a quali condizioni». Non solo. «Sprona gli enti pubblici, e i privati, a rimuovere le barriere ancora esistenti. Il tutto pensando non solo alle persone con disabilità, ma anche considerando il crescente numero di grandi anziani».

La mappatura evidenzia poi punti d’interesse attualmente fruibili e nel contempo fornisce indicazioni sulle criticità ancora esistenti. In Ticino – è stato messo in evidenza durante la conferenza stampa – luoghi culturali, strutture ricettive, mezzi di trasporto, alberghi e ristoranti stanno diventando progressivamente più accessibili grazie a un’offerta di servizi più consapevole e inclusiva. Le informazioni raccolte, che in certi casi vanno ad affiancarsi a rilevamenti preesistenti, includono dettagli su ostacoli per chi ha disabilità cognitive, descrizioni in lingua facile, segnaletica per ipovedenti, indicazioni in lingua dei segni e dispositivi per non udenti.

‘Contribuire allo sviluppo di una realtà inclusiva’

«I dati sull’accessibilità – interviene il direttore di Pro Infirmis Danilo Forini – sono stati rilevati sul posto da persone formate con e senza disabilità nel quadro di sopralluoghi e attraverso uno strumento digitale che si appoggia sul sistema Zuerst, già sperimentato da Pro Infirmis in altre regioni svizzere». Poter avere accesso a edifici e servizi favorisce la partecipazione sociale delle persone con disabilità. «È quindi importante – rimarca Forini – che possano beneficiare di informazioni affidabili sull’accessibilità dei luoghi per pianificare al meglio le loro visite, i loro spostamenti, i loro viaggi. In quest’ottica il progetto vuole da un lato permettere al pubblico di avere accesso direttamente alle informazioni necessarie, favorendo concretamente la partecipazione alla vita culturale e turistica. Dall’altro intende sensibilizzare e contribuire allo sviluppo di una cultura inclusiva nella società, promuovendo allo stesso tempo i principi sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, sottoscritta anche dalla Svizzera». In altri termini, lo scopo finale del progetto è favorire l’inclusione culturale e sociale delle persone con disabilità motorie, uditive, visive e cognitive, mettendo a disposizione informazioni digitali sull’accessibilità e rendendo maggiormente visibili le possibilità esistenti».

Presenti in sala anche il direttore dell’Att Angelo Trotta e il direttore dell’Otr Bellinzonese e Alto Ticino Juri Clericetti che hanno sottolineato l’importanza di questo tassello verso «un turismo ancora più inclusivo che poggia sulla sostenibilità in ambito sociale».