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Gobbi: ‘Comunque vada, andrà a finire male’

Il consigliere di Stato sulla situazione al Tribunale penale: al di là dall'esito della vertenza, ci saranno conseguenze negative per le istituzioni

Il direttore del Dipartimento istituzioni Norman Gobbi
(Ti-Press)
20 agosto 2024
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«Comunque vada, andrà a finire male». È un Norman Gobbi amareggiato quello che risponde al telefono. Amareggiato e preoccupato per gli ultimi clamorosi sviluppi della già pesante situazione venutasi a creare al Tribunale penale cantonale. Dove dopo le segnalazioni e controsegnalazioni al Consiglio della magistratura, derivanti da un presunto caso di mobbing, mobbing che una segretaria avrebbe subito da una collega di cancelleria del Tpc, i giudici Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti hanno querelato, per reati contro l’onore, gli altri tre magistrati del Tribunale, e cioè il presidente Mauro Ermani, il vice Marco Villa e Amos Pagnamenta. Una denuncia in relazione ai contenuti di una precedente segnalazione a loro carico da parte dei tre al Cdm.

‘Denunce e magari controdenunce?’

La vicenda che sta interessando il Tribunale penale cantonale «avrà in ogni caso, indipendentemente dall’esito della vertenza in atto, delle conseguenze negative sull’immagine complessiva di questa autorità giudiziaria e in generale delle istituzioni», riprende il consigliere di Stato. «Mi dispiace che le parti non siano riuscite a dialogare per risolvere, in maniera condivisa, situazioni interne ed evitare così denunce penali ed eventuali controdenunce», osserva il capo del Dipartimento istituzioni.

‘La foto? Non l'avrei mai condivisa con una collaboratrice’

Allegata alla querela di Quadri e Verda Chiocchetti c’è anche una foto, attinta a Internet, che il presidente del Tpc Ermani ha spedito nel febbraio 2023 alla segretaria presunta vittima del mobbing: nell’immagine due peni giganti di plastica e seduta in mezzo una donna. Sopra, la scritta ‘Ufficio Penale’. Che pensa il consigliere di Stato del gesto di Ermani? «Che non avrei mai e poi mai condiviso un’immagine del genere con un collaboratore, a maggior ragione con una collaboratrice», risponde Gobbi.

LA NOMINA

Il procuratore straordinario sarà Franco Passini

Intanto, come anticipato sempre da ‘laRegione’ nell'edizione odierna, il Consiglio di Stato ha deciso di nominare un procuratore pubblico supplente straordinario allo scopo di trattare (e gestire) il caos scoppiato nel Tribunale penale cantonale. La nomina, di cui si ha avuta notizia oggi, risale al 14 agosto. La scelta è caduta sul sostituto Primo procuratore del Canton Grigioni Franco passini.

Con una lettera inviata al governo il 12 agosto – scrive lo stesso Esecutivo – “il Procuratore generale Andrea Pagani aveva chiesto al Consiglio di Stato di nominare un procuratore pubblico supplente straordinario allo scopo di trattare la querela presentata da due giudici ordinari del Tribunale penale cantonale nei confronti degli altri tre giudici ordinari dello stesso tribunale. Il Governo ha dato seguito alla richiesta del Procuratore generale conferendo a una figura esterna il mandato di procuratore pubblico straordinario”.

Considerata quindi “la necessità di fare capo a un professionista con un’esperienza adeguata nell’ambito della conduzione di procedimenti penali, il governo si è così rivolto alla magistratura del Cantone dei Grigioni, che ha dato la propria disponibilità a collaborare con le autorità ticinesi. La carica di procuratore pubblico straordinario è stata così assegnata al Dr. iur. Franco Passini, attuale sostituto del Primo procuratore del Cantone dei Grigioni”.