La parziale chiusura della A13 ha fatto salire il volume di traffico al San Gottardo. Da oggi previsti quattro giorni da bollino rosso
I mesi estivi, come ogni anno, fanno rima con traffico e colonne di vacanzieri. Lo sa bene chi percorre l’autostrada A2, tra i percorsi più gettonati dai turisti confederati e stranieri che si recano in Italia per trascorrere le ferie. I disagi più importanti si registrano al portale del San Gottardo, dove nello scorso fine settimana si sono ampiamente superati i dieci chilometri di colonna. Ma non solo. Colonne e rallentamenti si sono vissuti anche in altri punti dell’autostrada in direzione Nord, in particolare a Mendrisio e Bellinzona Sud, dove la carreggiata si riduce da tre a due corsie. Un “collo di bottiglia” che nelle ore di punta ha generato diversi ingorghi.
A confermare che il 2024 è un anno particolarmente “caldo” anche dal punto di visto della viabilità ci sono i dati forniti dall’Ufficio federale delle autostrade: rispetto agli anni precedenti il volume del traffico nella galleria del San Gottardo, nel mese di luglio, è aumentato. Sono stati infatti oltre 185mila i transiti all’interno della galleria. Nello stesso periodo dell’anno precedente il loro numero si fermava a poco meno di 182mila. nel 2022, invece, erano stati quasi 183mila. Osservando i rilevamenti dell’Ustra, che monitora settimanalmente il traffico, si nota che il periodo finora più complicato è stato quello tra il 29 luglio e il 4 agosto, quando si sono sfiorati i 30mila transiti all’interno del tunnel. Una cifra che potrebbe essere raggiunta questa settimana. Il Touring club svizzero (Tcs) nella sua previsione sul traffico – dove afferma che l’estate 2024 sta andando “peggio del previsto” – ha infatti indicato quattro giorni da bollino rosso, da oggi fino a domenica, che segnalano un traffico molto intenso e tempi d’attesa ai portali che possono arrivare fino alle due ore.
«Le code sulla A2 sono fortemente legate ai periodi di vacanze, soprattutto le vacanze scolastiche, e ai principali ponti festivi durante tutto l’anno», spiega a laRegione il portavoce del Tcs Massimo Gonnella. «Le colonne possono essere originate da vari motivi, principalmente dal sovraccarico del traffico o da isolati incidenti che possono causare la chiusura di parte o di tutta la carreggiata, in uno o anche in entrambi i sensi di marcia». Un fattore importante, che incide sulla situazione della A2, è la parziale chiusura della A13 causata del nubifragio in Mesolcina di fine giugno. “L’A13 è spesso usata come alternativa all’A2 e alla galleria del San Gottardo la percorrenza limitata influisce sul volume di traffico. Si prevedono colonne oltre i 10 km chilometri nei fine settimana estivi” scrive il Tcs sul suo portale, consigliando quindi nel limite del possibile di pianificare i propri spostamenti durante la settimana. «Un altro fattore importante – afferma Gonnella – è il meteo. Se oltralpe il tempo è freddo e umido nei mesi di maggio e giugno, il numero di persone che nei ponti festivi si dirigono verso Sud è generalmente più importante, com’è capitato quest’anno».
“Le colonne che si creano in autostrada sono generate per la gran parte dal sovraccarico della rete, si pensi in particolare alla tratta tra Lugano e Mendrisio durante le ore di punta, e non dalla presenza di cantieri. I lavori sono infatti organizzati in modo da non ridurre la capacità di trasporto dell’autostrada, specialmente durante il periodo estivo”, scrive l’Ufficio federale delle autostrade da noi contattato. “Siamo in ogni caso alla costante ricerca di misure per rendere il traffico più scorrevole con l’obiettivo di ridurre le code sulle strade nazionali”. Tra queste ci sono lo sgombero più rapido delle aree interessate da incidenti, il maggior ricorso ai pannelli con messaggi informativi, limiti di velocità variabili a seconda del traffico e il prolungamento di ingressi e uscite autostradali. “Una misura concreta e puntuale per rendere maggiormente fluido il traffico diretto a Nord è la corsia Cupra, attiva da tre anni, che permette di evitare la colonna e dirigersi verso il paese di Airolo e i passi alpini”.