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‘Crescono allievi e oneri, servono maggiori risorse’

Analisi, prospettive e richieste in un documento redatto dal Collegio dei direttori dei Licei e della Commercio. ‘No a una scuola medicalizzata’

In sintesi:
  • Segnalato un aumento ‘mai riscontrato’ delle difficoltà personali degli allievi
  • Chiesto anche un potenziamento dell'orientamento scolastico
Il documento è datato 6 marzo
(Ti-Press)
7 agosto 2024
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Dodici pagine più allegati. Titolo: ‘Le scuole medie superiori: ieri, oggi e domani’. Un documento di lavoro allestito dal Collegio dei direttori delle scuole medie superiori. Una panoramica su alcuni problemi del settore. Con una premessa: “Le difficoltà personali vissute e manifestate dagli studenti negli anni più recenti, mai riscontrate precedentemente per numero e gravità, hanno avuto un impatto significativo sull’organizzazione degli istituti riorientandone di conseguenza anche le priorità. Tuttavia, nonostante un contesto sensibilmente mutato, le finalità della formazione offerta dalle scuole medie superiori esigono il mantenimento della centralità dei processi di apprendimento e di insegnamento a un livello adeguato. Ne consegue, ad esempio, che, pur riconoscendo la necessità di far fronte con nuovi strumenti ad accresciute esigenze individuali di studentesse e di studenti, che si palesano con manifestazioni di disagio personale, il Collegio dei direttori è contrario a un’idea di ‘scuola medicalizzata’, e ritiene piuttosto che vada costruita la presenza di servizi esterni che collaborino dall’interno della scuola, affinché la scuola stessa non si trasformi in un servizio e possa invece dedicarsi ampiamente a quegli ambiti che le sono propri”. Così scrivono i direttori dei Licei e della Scuola cantonale di commercio.

Personale amministrativo cercasi

E sempre a mo’ di premessa, osservano: “Negli ultimi anni i direttori, i vicedirettori e i Consigli di direzione hanno potuto dedicarsi in misura sempre minore agli specifici compiti definiti dalla Legge della scuola, come per i direttori svolgere opera di vigilanza e di consulenza pedagogico-didattica nei confronti dei docenti e redigere il rapporto sui docenti e per i Consigli di direzione coordinare e animare le attività pedagogiche e didattiche. Tutto questo contestualmente alle nuove sfide – la revisione dell’O/Rrm e del Pqs (rispettivamente la nuova Ordinanza/Regolamento concernente il riconoscimento degli attestati di maturità liceale e il nuovo Piano quadro degli studi per le scuole di maturità, ndr), la digitalizzazione, l’adeguata valorizzazione delle competenze trasversali –, per cui tale fronte dovrebbe rappresentare la priorità assoluta”. L’organizzazione amministrativa delle sedi, prosegue il documento, “ha comportato negli anni la gestione di una maggiore complessità – ad esempio la valutazione del personale, il monitoraggio del quadriennio di formazione continua dei docenti, l’amministrazione degli aspetti finanziari, la gestione di un numero sempre più elevato di allievi con disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) e di altri bisogni educativi speciali – a cui si è aggiunta la crescita del numero di allievi e il confronto con situazioni logistiche complesse, legate in più sedi ai lavori di ampliamento, restauro degli edifici scolastici e nuove edificazioni, e/o all’attuazione del Masterplan, senza che a tutto ciò sia conseguita un’adeguata crescita del personale amministrativo e delle risorse delle direzioni in termini di dotazione oraria o di componenti”.

‘Impianto da ripensare’

Firmato dai direttori e dalle direttrici degli istituti ticinesi del medio superiore, il documento è datato 6 marzo 2024, ma solo ora se ne ha notizia. «Il Collegio dei direttori lo ha trasmesso alla Sezione competente e alla direzione della Divisione della scuola ed è quindi stato inviato alla direzione del Dipartimento educazione, cultura e sport – afferma il Decs, interpellato dalla ‘Regione’ –. La direttrice Marina Carobbio Guscetti ha affrontato in un incontro con il Collegio le questioni sollevate, avviando un approfondimento sui differenti temi». Stop. Altro il Decs non aggiunge, per ora.

Un rapporto, quello dei direttori, importante e dai contenuti di stretta attualità, anche perché si è in attesa, da parte del Consiglio di Stato, del Preventivo 2025 del Cantone e della preannunciata seconda manovra di tagli e risparmi. E qui entra in gioco il tema delle risorse... Nel frattempo il Collegio dei direttori ritiene che “vada ripensato l’impianto dei Licei, in vigore dagli anni 80, alla luce dell’incremento degli allievi nel settore delle Sms (scuole medie superiori, ndr) e dell’accresciuta complessità del contesto sociale”. A partire dal nuovo millennio, si ricorda nel documento, “il numero di allievi scolarizzati nelle Sms è aumentato del 20% circa, da 4’000 a più di 5’000 unità”.

Il documento ha uno scopo chiaro: evidenziare l’evoluzione dei compiti assegnati nel tempo agli istituti e le difficoltà che questi incontrano nella loro corretta gestione. Difficoltà che vengono suddivise “in tre ambiti”: uno più propriamente pedagogico-didattico, un altro amministrativo e uno informatico-digitale. “La complessità con cui è confrontata la scuola necessita di risorse aggiuntive – si legge nel testo –. Ne è testimonianza il giustificato potenziamento in termini di personale avvenuto nel corso degli ultimi anni all’interno della Divisione della scuola” del Decs. Insomma, per il Collegio dei direttori “è ora necessario chinarsi sulle problematiche dei singoli istituti e procedere a un ampliamento delle risorse in termini di personale e di dotazione oraria, tale da garantire una corretta ed efficiente gestione di una sede scolastica”.

‘Disagio, i casi di presa a carico aumentano’

Problematiche che i direttori degli istituti mettono nero su bianco. Come l’aumento delle segnalazioni di disagio “da parte di allievi (e docenti)”. Un fenomeno “esacerbato dalla pandemia”, con casistiche sempre di maggiore gravità. “Il numero dei casi di presa a carico è in costante aumento e richiede una continua attenzione e un lavoro di messa in rete, con le problematiche legate al reperimento dell’interlocutore adeguato e che questo disponga del tempo necessario per assistere, si veda il sovraccarico di lavoro del Servizio medico psicologico”.

Altro punto centrale: il numero di studenti e la loro motivazione a frequentare un percorso formativo di livello medio superiore. “L’aumento del numero di allievi scolarizzati nelle Sms ha evidenziato come sempre più allievi di prima classe risultino poco preparati e motivati. Non è qui la sede per indicare la responsabilità – annota il Collegio dei direttori –, ma il dato evidenzia la necessità di un potenziamento, in quantità e qualità, del servizio di orientamento scolastico”.

Il documento elenca inoltre, nel dettaglio, le difficoltà amministrative che incontrano gli istituti medio superiori. A proposito della gestione finanziaria viene rimarcato come “con l’introduzione progressiva dell’applicativo Sap, le conoscenze specifiche richieste in contabilità aumentano, a fronte di un personale che non è, e non può essere, trattandosi di segretarie e docenti, formato in modo adeguato”.

Arriva poi il capitolo legato agli aspetti informatici e digitali, dove vengono segnalate alcune mancanze. “Con la pandemia la spinta alla digitalizzazione ha subito un’accelerazione: la dotazione attuale non permette di avere la necessaria prontezza d’intervento riguardo a eventuali malfunzionamenti che l’elevato numero di dispositivi digitali attualmente in dotazione degli istituti rende frequenti”. Insomma, “la gestione della rete informatica e l’assistenza tecnica ai docenti richiedono sempre maggiori risorse”. Al momento “l’organizzazione risulta poco efficiente e non più al passo con i tempi”.