Sono tre i progetti ticinesi trasmessi alla giuria internazionale nell’ambito del premio Arge Alp 2024. Il premio è una tradizione ormai consolidata e le scorse edizioni hanno ottenuto un ampio risalto, a livello nazionale e internazionale. Il Ticino, in occasione della sua presidenza di turno della Comunità di lavoro delle regioni alpine, ha quindi deciso di proporre per il 2024 un’edizione dedicata al tema dell’acqua e del suo uso sostenibile nell’arco alpino. Lo rende noto la Cancelleria dello Stato spiegando che la premiazione delle tre migliori proposte, fra quelle raccolte nelle dieci Regioni e Länder che compongono Arge Alp, si svolgerà in occasione della conferenza dei capi di governo in programma a Quinto il 25 ottobre. “La fase preliminare di raccolta delle candidature – si legge nella nota –, organizzata a livello cantonale, ha suscitato notevole interesse: allo scadere del termine, lo scorso 1° giugno, sono stati infatti ben nove i progetti sottoposti alla giuria regionale”. A impressionare maggiormente la giuria, la proposta sviluppata dalla Scuola specializzata superiore di tecnica del Centro professionale tecnico di Bellinzona, intitolata ‘Gestione remota dell’erogazione dell’acqua delle fontane di montagna’. L’idea, elaborata dagli studenti del primo anno di tecnica in meccanica ed elettrotecnica, è di gestire in modo più mirato l’acqua, introducendo un sistema di controllo a distanza. Una prima applicazione di questo progetto è prevista già a partire dal 2025, grazie a una collaborazione fra la Città di Bellinzona, la sua Azienda multiservizi, la Fondazione Curzutt, il Patriziato di Monte Carasso e la Società ticinese di economia alpestre. La giuria ha poi deciso di prendere in considerazione altri due progetti, a pari merito, che saranno sottoposti alla giuria internazionale. Il primo è l’iniziativa didattica intitolata ‘Gocce di conoscenza’, sviluppata da Locarnese ente acqua in collaborazione con partner come MeteoSvizzera, il Consorzio depurazione acque del Verbano, il Dipartimento del territorio, le Officine idroelettriche della Maggia e la Società elettrica sopracenerina. Il secondo è il progetto ‘Aquì, L’acqua di qui’, presentato dalla Scuola media di Cadenazzo, che si concentra su attività didattiche legate all’ascolto della musica dell’acqua, per promuovere un uso sostenibile delle risorse idriche. Fra i giurati che saranno chiamati a scegliere i tre progetti vincitori – ripartendo il montepremi totale di 12mila euro – figura, in rappresentanza della Svizzera, il professore della Supsi Claudio Valsangiacomo.