“I conti consuntivi 2023 dell’Azienda cantonale dei rifiuti (Acr) chiudono con un avanzo d’esercizio di 1’128’938 franchi, a fronte di costi per un importo di 57’743’606 e ricavi per 58’872’545 franchi”. L’Acr si dice “soddisfatta dei solidi risultati ottenuti lo scorso anno. E questo malgrado un 2023 pieno di sfide, inserito in un contesto macroeconomico volatile tra inflazione e tassi d’interesse alti, nonché nonostante rischi geopolitici accresciuti legati alla guerra in Ucraina e alla recrudescenza del conflitto in Medio Oriente”.
Complessivamente, spiega l’azienda in una nota, “sono state consegnate all’Acr 188’859 tonnellate di rifiuti. All’Impianto cantonale di termovalorizzazione dei rifiuti, aggiunge il comunicato, “ne sono state invece affidate 182’244 tonnellate, di cui 19’859 di fanghi provenienti dagli impianti di depurazione delle acque e 2’588 di rifiuti speciali”. Non solo. “I rifiuti smaltiti dal termovalorizzatore hanno permesso di produrre un quantitativo di energia elettrica pari al fabbisogno di circa 22mila famiglie e di energia termica per un risparmio corrispondente a circa 6,7 milioni di litri di nafta”.