Ticino

Caso Gobbi, il governo ‘prende atto’ ma (per ora) niente polizia

Con un comunicato stringato il Consiglio di Stato fa sapere di rimanere ‘in attesa delle decisioni preannunciate dal procuratore generale Andrea Pagani’

‘Essendo la procedura tuttora in corso, non verranno rilasciate ulteriori comunicazioni’
(Ti-Press)
12 giugno 2024
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“Il Consiglio di Stato ha preso atto del comunicato stampa di ieri del Ministero pubblico e rimane in attesa delle decisioni preannunciate dal procuratore generale Andrea Pagani”. Il governo ticinese torna con un comunicato stringato sulla conclusione da parte del pg Pagani delle indagini sull’incidente, e sulla successiva procedura di constatazione dei fatti da parte della polizia, in cui è rimasto coinvolto il consigliere di Stato Norman Gobbi lo scorso 14 novembre poco dopo la mezzanotte sulla A2 in zona Stalvedro. “Una volta note tali decisioni – chiarisce la nota dell’Esecutivo cantonale – verrà nuovamente richiesto l’accesso agli atti, ottenuto il quale sarà possibile per il governo determinarsi in merito”.

Nulla dunque per quanto concerne l’eventuale reintegro del consigliere di Stato alla guida della Polizia cantonale, di norma di competenza del Dipartimento istituzioni che dirige. Nella seduta del 27 marzo, lo ricordiamo, Gobbi si era autosospeso dalla guida della Polizia – passata al supplente Claudio Zali – a seguito dell’apertura di un incarto da parte del Ministero pubblico. Ieri, dopo la comunicazione del pg, era stato il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri a chiedere “l’immediata restituzione della responsabilità politica della Polizia cantonale” a Gobbi, tra l’altro coordinatore della Lega dei ticinesi.

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