Il domenicale leghista tuona contro le critiche democentriste sul credito per le strade e sull'acquisto dello stabile Efg. La replica di Piero Marchesi
Si avvicinano le Comunali e, complici alcune situazioni come quella potenzialmente esplosiva a Lugano, la polemica tra gli alleati Lega e Udc sta ricominciando a montare. Non siamo ancora alle ‘pistolettate’ evocate da Boris Bignasca nel pre Elezioni cantonali, ma la temperatura è in rapida salita. Nell’edizione odierna del settimanale leghista ‘Il Mattino della domenica’, infatti, in un box a pagina 3 i democentristi vengono accusati niente meno che di “scaricare gli artigiani”. La settimana scorsa, lo ricordiamo, l’Udc ha presentato il proprio ‘Piano B’ per il Preventivo 2024, contestando tra le altre cose il credito quadro di 195 milioni di franchi per la manutenzione delle strade e bocciando l’acquisto dello Stabile Efg di Lugano su cui la commissione della Gestione deciderà martedì 23 gennaio. E la Lega non ci sta: “Nell’intento di salvare le finanze cantonali Morisoli e Marchesi hanno pensato bene di proporre tagli a danno degli artigiani ticinesi e degli investimenti”, tuona ‘Il Mattino’ definendoli “dei veri autogol”.
Per il domenicale leghista “diminuire ancora di più le prestazioni che lo Stato acquista dal settore privato significa mettere in ginocchio aziende, artigiani, piccoli e grandi fornitori ticinesi in un momento già molto delicato”. E al di là della posizione sullo Stabile Efg, altresì detto ‘Norman Building’ per l’intenzione del direttore del Dipartimento istituzioni (e coordinatore della Lega) di installare in quella sede la nuova Cittadella della giustizia, “la misura di risparmio ancora più imbarazzante per il partito dell’economia è quella di bloccare i grandi investimenti, ad esempio nella manutenzione stradale: il che significa davvero spararsi nei piedi”. Crediti che interessano i dipartimenti (leghisti) del Territorio e delle Istituzioni, che portano quindi ‘Il Mattino’ a chiedere agli alleati se “in casa Udc sugli sperperi del Decs e del Dss non hanno nulla da dire”.
Il presidente cantonale Udc Piero Marchesi, raggiunto da ‘laRegione’ per una replica, smorza: «Al di là della retorica politica, se si vuole tirare in gol quindi arrivare a un Preventivo che abbia una maggioranza e che rispetti il voto popolare, cioè il ‘Decreto Morisoli’, occorre fare proposte concrete e le nostre lo sono». Nessun passo indietro quindi: «Chiediamo il blocco degli scatti automatici per due anni per i dipendenti pubblici, il blocco delle assunzioni e il ritorno alla spesa per beni e servizi a livelli pre pandemia: è ora di smetterla di sprecare soldi pubblici». Marchesi, da noi sollecitato, insiste affermando che «la manutenzione delle strade presto o tardi si dovrà fare, ma noi chiediamo di approvare prima il Preventivo e pensare dopo agli investimenti. Oltreché chiedersi se sia davvero sensato mettere giù l’asfalto fonoassorbente che dura la metà e costa il doppio». Replica anche sullo Stabile Efg, Marchesi. Ribadendo che «nel messaggio governativo non c’è scritto nemmeno quanti posti di lavoro ci saranno, ma non ce ne staranno più di 350. E col prezzo che si legge, non serve sprecare altre parole: l’unico affare lo sta facendo chi lo vende».
E non è nemmeno il partito nemico degli artigiani, l’Udc? «Ma assolutamente no, è l’esatto contrario. Anche perché non si aiutano gli artigiani buttando soldi pubblici per poi chiamarli alla cassa dopo…», conclude Marchesi.