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Il Centro: ‘Subito un Gruppo di lavoro per adeguare il Puc-Peip’

Una mozione (primo firmatario Dadò) chiede al Consiglio di Stato di recepire in fretta gli allentamenti decisi a Berna dopo il sì alla proposta Regazzi

Accelerare prima che sia troppo tardi
(Ti-Press)
20 dicembre 2023
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Rustici, il Centro torna alla carica. Lo fa con una mozione – primo firmatario il presidente cantonale Fiorenzo Dadò e sottoscritta dai deputati Maurizio Agustoni, Alessandro Corti, Alessio Ghisla e Claudio Isabella – con cui chiede “con urgenza l’istituzione di un Gruppo di lavoro specifico per la modifica del Puc-Peip, e che abbia come obiettivo la valutazione dell’opportunità di un allentamento delle restrizioni e l’elaborazione di una norma legislativa in tal senso”. Questo Gruppo di lavoro “dovrà essere composto da specialisti qualificati nei campi architettonico-paesaggistico, storico-culturale e giuridico, relazionati agli edifici in oggetto”.

All’origine il sì a una proposta di Fabio Regazzi

Ma perché si arriva a questa richiesta? Perché recentemente, si ricorda nel testo della mozione, “il parlamento federale – nell’ambito dell’esame della seconda fase della revisione parziale della Legge federale sulla pianificazione del territorio, costituente il controprogetto all’iniziativa per il paesaggio – ha approvato una modifica dell’articolo 24d, che disciplina gli interventi sugli edifici degni di protezione ubicati fuori dalle zone edificabili, proposta dall’allora consigliere nazionale Fabio Regazzi”.

‘Rendere meno rigorose e più flessibili le disposizioni applicabili a questi edifici’

Ebbene, alla fine di settembre gli stessi firmatari della mozione avevano inoltrato un'iniziativa per chiedere “il tempestivo avvio di una revisione delle norme d’attuazione del Puc-Peip e delle relative norme, in modo tale da adeguare in senso meno rigoroso e più flessibile le disposizioni applicabili agli interventi sui rustici, compresa anche la sistemazione esterna”.

Da quel momento, però, poco o niente si è mosso. Dadò e cofirmatari, quindi, rimarcano che “considerata l’importanza storica e affettiva che i rustici rappresentano per i ticinesi occorre intervenire immediatamente”. Non solo: “Constatato come troppi edifici meritevoli stanno cadendo in rovina a causa delle norme troppo severe e dell’eccessiva burocrazia, questa possibilità di allentamento delle severe norme del Puc-Peip che ci è data dal legislatore federale grazie all’iniziativa del consigliere agli Stati Regazzi va immediatamente sfruttata dal nostro Cantone. Prima che sia troppo tardi e questo patrimonio di inestimabile valore diventi irrecuperabile”, ammoniscono infine i mozionanti.

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