Una mozione (primo firmatario Dadò) chiede al Consiglio di Stato di recepire in fretta gli allentamenti decisi a Berna dopo il sì alla proposta Regazzi
Rustici, il Centro torna alla carica. Lo fa con una mozione – primo firmatario il presidente cantonale Fiorenzo Dadò e sottoscritta dai deputati Maurizio Agustoni, Alessandro Corti, Alessio Ghisla e Claudio Isabella – con cui chiede “con urgenza l’istituzione di un Gruppo di lavoro specifico per la modifica del Puc-Peip, e che abbia come obiettivo la valutazione dell’opportunità di un allentamento delle restrizioni e l’elaborazione di una norma legislativa in tal senso”. Questo Gruppo di lavoro “dovrà essere composto da specialisti qualificati nei campi architettonico-paesaggistico, storico-culturale e giuridico, relazionati agli edifici in oggetto”.
Ma perché si arriva a questa richiesta? Perché recentemente, si ricorda nel testo della mozione, “il parlamento federale – nell’ambito dell’esame della seconda fase della revisione parziale della Legge federale sulla pianificazione del territorio, costituente il controprogetto all’iniziativa per il paesaggio – ha approvato una modifica dell’articolo 24d, che disciplina gli interventi sugli edifici degni di protezione ubicati fuori dalle zone edificabili, proposta dall’allora consigliere nazionale Fabio Regazzi”.
Ebbene, alla fine di settembre gli stessi firmatari della mozione avevano inoltrato un'iniziativa per chiedere “il tempestivo avvio di una revisione delle norme d’attuazione del Puc-Peip e delle relative norme, in modo tale da adeguare in senso meno rigoroso e più flessibile le disposizioni applicabili agli interventi sui rustici, compresa anche la sistemazione esterna”.
Da quel momento, però, poco o niente si è mosso. Dadò e cofirmatari, quindi, rimarcano che “considerata l’importanza storica e affettiva che i rustici rappresentano per i ticinesi occorre intervenire immediatamente”. Non solo: “Constatato come troppi edifici meritevoli stanno cadendo in rovina a causa delle norme troppo severe e dell’eccessiva burocrazia, questa possibilità di allentamento delle severe norme del Puc-Peip che ci è data dal legislatore federale grazie all’iniziativa del consigliere agli Stati Regazzi va immediatamente sfruttata dal nostro Cantone. Prima che sia troppo tardi e questo patrimonio di inestimabile valore diventi irrecuperabile”, ammoniscono infine i mozionanti.