Ticino

‘Numero di infermieri, serve una moratoria al tetto massimo’

Nella consultazione avviata da Berna, il governo ticinese formula qualche osservazione e riserva sull’attuazione dell’iniziativa cure infermieristiche

L’iniziativa è stata avallata dalla popolazione il 28 novembre 2021
(Ti-Press)
3 gennaio 2024
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Osservazioni e riserve all’indirizzo del Dipartimento federale dell’interno (Dfi). Mittente: il Consiglio di Stato ticinese. Oggetto: l’iniziativa sulle cure infermieristiche. Iniziativa, avallata dalla popolazione il 28 novembre 2021, la cui prima tappa è stata sottoposta il 23 agosto scorso al governo ticinese nel quadro di una procedura di consultazione conclusasi il 23 novembre.

‘Il Cantone sostiene la formazione’

Con ordine. La consultazione verteva principalmente sui progetti di ordinanza sulla promozione della formazione in cure infermieristiche e di ordinanza sugli aiuti finanziari destinati a promuovere l’efficienza nell’ambito delle cure mediche di base, come anche sui progetti di modifica dell’ordinanza sulla formazione professionale, dell’ordinanza sull’assicurazione malattia e dell’ordinanza sulle prestazioni dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. Ebbene, il Consiglio di Stato ha formulato alcune osservazioni critiche. Anche perché, come ricorda l’Esecutivo al Dfi, il Cantone“sostiene attivamente e ha già recepito l’offensiva di formazione in cure infermieristiche”. Il Gran Consiglio ha infatti approvato il 23 febbraio 2022 il Piano d’azione per il rafforzamento della formazione professionale nel settore sociosanitario, “con misure in primo luogo sul piano finanziario, come l’adeguamento delle indennità formative degli studenti e l’introduzione di un nuovo assegno di formazione terziaria. In secondo luogo – prosegue la risposta del Consiglio di Stato – sul piano organizzativo e strategico, attraverso la creazione di un’unità amministrativa dedita al coordinamento degli stage sociosanitari, l’introduzione dell’obbligo di formazione per gli enti sociosanitari, il riconoscimento finanziario agli enti formativi e l’ampliamento del centro di simulazione e in terzo luogo con il consolidamento e la promozione di progetti e misure già in atto tesi a scoraggiare l’abbandono professionale, nonché utili a favorire il rientro professionale di chi ha lasciato l’attività o il settore”.

‘Il progetto presenta importanti criticità’

Veniamo dunque alle “osservazioni e riserve”. Se da un lato il Consiglio di Stato “approva con alcune riserve l’avamprogetto di ordinanza sulla promozione della formazione in cure infermieristiche”, dall’altro “il progetto posto in consultazione presenta anche alcune importanti criticità”. Per il governo che il Ticino, come altri Cantoni, abbia preso delle misure per sostenere e rendere più attrattiva la formazione in cure infermieristiche dovrebbe essere riconosciuto dall’ordinanza, sancendo quindi “espressamente che anche le misure introdotte prima dell’entrata in vigore della legge sulla promozione della formazione in cure infermieristiche, prevista per il 1° luglio 2024, verranno sostenute tramite il contributo federale, senza distinzione con i progetti avviati dopo l’entrata in vigore della legge”.

Il Consiglio di Stato dissente poi dalla proposta di ridurre progressivamente a partire dal 2030, nella misura del 5% all’anno, il sostegno federale alle misure nell’ambito della formazione in cure infermieristiche. La misura è ritenuta dal governo ticinese “contraria all’articolo costituzionale sulle cure infermieristiche, che prevede un impegno congiunto di Confederazione e Cantoni per assicurare la disponibilità di un numero di infermieri diplomati sufficienti per coprire il fabbisogno”. E continua: “In questo modo la Confederazione, insieme alla limitazione temporale a otto anni della legge federale per la promozione della formazione in cure infermieristiche, ripone progressivamente l’intero sforzo finanziario dell’attuazione dell’iniziativa popolare sui Cantoni, compromettendo il mantenimento a lungo termine dei progetti per la promozione della formazione in ambito sociosanitario”.

‘Necessità di chiarire qualche aspetto’

Anche gli adeguamenti delle modifiche dell’ordinanza sull’assicurazione malattie sollevano per il Consiglio di Stato la necessità di chiarire qualche aspetto. “Onde evitare un vuoto giuridico e delle disparità di trattamento – scrive il governo cantonale – riteniamo opportuno inserire una disposizione transitoria che chiarisca i diritti acquisiti e definisca la loro estensione per gli infermieri e le organizzazioni di cure e d’aiuto a domicilio autorizzati attualmente a operare a carico della LaMal (la legge federale sull’assicurazione malattie, ndr) e quindi ammessi non come fornitori di prestazioni a sé stanti, ma come persone od organizzazioni dispensanti cure previa prescrizione medica”. Non solo. “Considerata la complessità e le difficoltà sollevate dall’analogo regime sul numero massimo di medici, in fase di implementazione, deploriamo – si legge – che l’ordinanza non preveda disposizioni esecutive riguardo alla possibilità di moratoria conferita ai Cantoni anche in relazione al rilascio di nuove autorizzazioni per infermieri e organizzazioni che impiegano infermieri”.

Per il Consiglio di Stato attraverso il progetto in consultazione di modifica, “necessaria”, dell’ordinanza sulle prestazioni – il cui scopo è regolare le prestazioni che possono essere eseguite dagli infermieri a carico dell’assicurazione obbligatoria medico-sanitaria, senza prescrizione o mandato medico – “non si raggiunge l’obiettivo della riforma, ovvero la valorizzazione di personale curante altamente qualificato e raro, che verrebbe invece incentivato a svolgere attività meno qualificate, creando scompensi dal profilo della copertura del fabbisogno di cure della popolazione”. Tant’è che “la proposta attuale di autorizzare unicamente il personale infermieristico con due anni di esperienza a fornire le cure di base senza prescrizione o mandato medico, e questo senza nessuna possibilità di delega a personale meno qualificato, indurrebbe a un impiego poco razionale delle risorse, preziose e limitate”.