Sabato 16 dicembre in diverse sedi Coop del cantone si potrà donare generi di prima necessità che andranno a Tavolino Magico
Un aiuto concreto per chi è in difficoltà. È quello che vogliono offrire i volontari del Sole della Solidarietà, attraverso una raccolta di generi alimentari e beni di prima necessità organizzata sabato 16 dicembre (dalle 9 alle 18) nei negozi Coop di Biasca, Bioggio, Canobbio, Castione, Losone Cattori, Lugano Sud, Mendrisio, S. Antonino, Tenero e Viganello. Verranno raccolti – fa sapere Sole della Solidarietà – articoli a lunga conservazione come pasta, riso, zucchero, farina, scatolame, olio, sale, o bibite; ma anche prodotti non alimentari, quali articoli per la pulizia e l’igiene (come bagnoschiuma e spazzolini). Tutta la merce raccolta sabato da 180 volontari sarà consegnata a Tavolino Magico, che in Ticino ogni settimana aiuta 3’000 persone indigenti attraverso una rete di 16 centri di distribuzione, gestiti da centinaia di volontari.
Roberto Noseda, cofondatore del Sole della Solidarietà, spiega attraverso un comunicato che “sono 180 i volontari che lavorano per rendere possibile questa maratona della solidarietà». E i numeri sono importanti: «Negli ultimi due anni sono state raccolte oltre 61 tonnellate di merce» afferma Ettore Vanossi, pure lui cofondatore. «In Ticino queste attività sono ben accolte, i ticinesi sono molto generosi, ciò permette ad esempio al centro di distribuzione di Pregassona di gestire una media di 95 tessere a settimana, aiutando circa 300 persone bisognose».
Un aiuto consistente per Tavolino Magico, a cui vengono devoluti i prodotti donati, che raccoglie e distribuisce settimanalmente cibo e beni di prima necessità alle persone bisognose in tutta la Svizzera italiana. “Questa colletta ci fornisce molto cibo secco che difficilmente riusciamo a raccogliere. Di regola salviamo cibo fresco. E ne serve sempre di più. Negli ultimi due anni i nostri beneficiari sono aumentati”, fa sapere Tavolino Magico. “Sono passate da 2’200 a 3’000 le persone che ogni settimana si recano in uno dei nostri 16 centri di distribuzione dove ricevono ottimo cibo. Una volta aiutati tutti i nostri beneficiari, sosteniamo anche diverse mense sociali: erano una dozzina a gennaio 2022, ora sono circa 20. La precarietà cresce in Ticino”.