I candidati Udc e del Centro hanno vinto con distacco rispetto agli altri. Sono 40'549 in totale i voti per il primo e 31'962 quelli per il secondo
Dopo le elezioni federali del 22 ottobre, sono cinque i candidati ticinesi che si contendono i due seggi destinati al Canton Ticino nel Consiglio degli Stati. Al ballottaggio odierno, la popolazione ha dovuto scegliere tra Marco Chiesa dell'Udc-Lega dei Ticinesi, Fabio Regazzi del Il Centro, Alex Farinelli del Plr, Greta Gysin dei Verdi e Amalia Mirante di Avanti con Ticino&Lavoro.
Esclusi dai giochi, lo ricordiamo, i candidati che non hanno ottenuto al primo turno un numero di voti pari almeno al 5% delle schede valide, fatta eccezione per Bruno Storni - candidato socialista per la Camera dei Cantoni - ritiratosi dalla corsa in conformità agli accordi fatti all'interno dell'area rosso-verde, secondo cui solo il candidato con il maggior numero di preferenze avrebbe partecipato al turno successivo.
Eletti Marco Chiesa e Fabio Regazzi, i risultati definitivi:
Marco Chiesa (Lega dei Ticinesi - UDC): 40'549 voti, 40.29%
Fabio Regazzi (il Centro): 31'962 voti, 31.76%
Alex Farinelli (PLR): 29'556 voti, 29.37%
Greta Gysin (Verdi): 27'606 voti, 27.43%
Amalia Mirante (Avanti con Ticino&Lavoro): 19'527 voti 19.40%
Chiesa (Udc)-Regazzi (Centro), il tandem alla Camera alta
Ne fanno, dunque, le spese il liberale radicale Alex Farinelli, l'esponente dei Verdi Greta Gysin e Amalia Mirante (Avanti con Ticino&Lavoro)
Ultimo comune scrutinato: Lugano
I risultati della città che si affaccia sul Ceresio, ultimo comune scrutinato:
Greta Gysin: 3791
Fabio Regazzi: 3804
Marco Chiesa: 6402
Alex Farinelli: 4103
Amalia Mirante: 2750
In casa Plr volti cupi e contriti: 'Tra quattro anni lavoreremo probabilmente più sul tipo di candidato che sul programma'
Sono cupi e contriti i volti dei pochi presenti al raduno del Plr a Gentilino. A lasciare delusi i liberali radicali è soprattutto la sconfitta di Farinelli rispetto a Regazzi in alcuni “feudi liberali”, come Chiasso e Locarno. «Alex ha un profilo trasversale – afferma il presidente cantonale Alessandro Speziali –. L'obiettivo era quello di raggiungere un ampio spettro della popolazione. Non ci siamo riusciti perché probabilmente siamo in un momento storico che premia i profili chiari bene profilati». Per questo motivo, «tra quattro anni lavoreremo probabilmente più sul tipo di candidato che sul programma. Nel frattempo ci concentreremo sul nostro profilo, cercando di darci una linea sempre più chiara e cercando di tornare a ‘dettare l'agenda’». Su quali temi? «La sanità e il mercato del lavoro sono quelli principali». Mercato del lavoro in Ticino che è stato il cavallo di battaglia di Amalia Mirante... «certamente può aver portato via qualcosa anche a noi. Agli Stati si hanno a disposizione due crocette, e probabilmente qualcuna è scivolata da Alex a lei».
Avanti sta già guardando...avanti?
Con i risultati ormai quasi definiti, Avanti sta già guardando...avanti? Si parla chiaramente delle elezioni comunali del 2024. «Sì, chiaramente con i nostri numeri cercheremo di concentrarci sui grandi centri, perché 106 Comuni sono difficili da coprire». E Mirante punterà al Municipio di Lugano? «È probabile, ma non ha ancora deciso, anche perché a livello personale sarebbe un bel cambiamento per lei, dato che trasferendosi a Lugano dovrebbe lasciare sola sua madre».
I risultati di Mendrisio
La città Momo ha votato così:
Greta Gysin: 1433
Fabio Regazzi: 1554
Marco Chiesa: 1937
Alex Farinelli: 1349
Amalia Mirante: 964
Come ha votato Bellinzona?
Dopo Locarno e Chiasso, ecco che finalmente arrivano anche i risultati per la capitale ticinese. Come hanno votato i cittadini di Bellinzona? Ecco quanto emerge dalle urne:
Greta Gysin: 3802
Fabio Regazzi: 3603
Marco Chiesa: 4191
Alex Farinelli: 4279
Amalia Mirante: 2566
Ecco come ha votato Chiasso
I risultati della città di frontiera:
Greta Gysin: 476
Fabio Regazzi: 513
Marco Chiesa: 693
Alex Farinelli: 471
Amalia Mirante: 317
Fra i brindisi parla Evaristo Roncelli: 'Sarebbe un gran risultato se Amalia arrivasse al 20%'
I seggi sono chiusi da poco, ma al ritrovo di Avanti è già l'ora dei brindisi di ringraziamento. Insieme al compagno di partito nonché co-fondatore del movimento, Evaristo Roncelli, Amalia Mirante ha voluto ringraziare tutti i presenti per il sostegno mostrato negli ultimi mesi. «Noi abbiamo già vinto - ha detto -, siamo davvero stati bravissimi. Adesso io me ne andrò scaramanticamente a seguire i risultati al mio 'quartiere generale', ma ci tenevo a ringraziare Evaristo per essere arrivato con me alla fine di questa campagna. Ma grazie davvero di cuore anche a tutti voi». «Se vinciamo beviamo per festeggiare, altrimenti sarà per dimenticare» ha commentato uno dei presenti. «Non abbiamo nulla da dimenticare - ha risposto Mirante -. Comunque vada, va bene lo stesso».
Evaristo Roncelli commenta i numeri attuali. «Non ci sono grosse sorprese - dice -, e Amalia sta già andando molto bene. Sarebbe un gran risultato se arrivasse al 20%, soprattutto contando il fatto che il Movimento non ha nemmeno un anno di vita».
Come ha votato Locarno?
Conta dopo conta, comune dopo comune, arrivano i primi risultati definitivi di una delle cinque città più grandi del Cantone: Locarno. Ecco come ha votato la città che si affaccia sul Lago Maggiore:
Greta Gysin: 1165
Fabio Regazzi: 1264
Marco Chiesa: 1332
Alex Farinelli: 1036
Amalia Mirante: 622
Chiesa: 'Sono tranquillo, però ieri mia moglie mi ha comprato il tè alla valeriana'
I giochi sono fatti. Anche a Viganello, luogo scelto dall’Udc per attendere i risultati del ballottaggio, il rintocco delle 12 segna la chiusura delle urne. Poco prima della chiusura dei seggi Marco Chiesa, raggiunto telefonicamente, si dice tutto sommato tranquillo. “Però ieri mia moglie mi ha comprato il tè alla valeriana”. Stando alle prime indiscrezioni che arrivano dai seggi, Chiesa avrebbe un buon margine di vantaggio a Lugano e in altri centri del Cantone. “Sembrerebbe che io stia andando bene - ci dice -, ma sono dati parziali”. Chiesa attenderà il risultato nella sua casa di montagna con la famiglia e raggiungerà in seguito il ritrovo, dove è atteso intorno alle 16. Ritrovo che, al momento, è frequentato da normali avventori tra chiacchiere, stampa domenicale e aperitivo.
Qualche minuto prima della chiusura dei seggi non sono ancora molti gli esponenti del Centro a essersi riuniti al ristorante Gnesa di Gordola. Tuttavia il candidato in lizza per gli Stati Fabio Regazzi è tra i primi ad arrivare. Gli abbiamo chiesto le sue impressioni sull’attesa dei risultati: «È una giornata naturalmente di grande tensione, ma l’affrontiamo con serenità. Stamattina sono andato a fare un giro in Valle Verzasca per scaricare un po’ quelle che sono le emozioni che inevitabilmente questa giornata comporta. Ora sono pronto ad affrontare i risultati, fiducioso, ma naturalmente un po’ di ansia non può mancare in questo momento».
Se si dovesse giudicare il risultato solo dall’atmosfera del ritrovo di Avanti, si potrebbe pensare a una vittoria assicurata. Amalia Mirante è raggiante «malgrado un po’ di congiuntivite», così come lo sono i colleghi e simpatizzanti del movimento. Non si contano gli sticker che recitano “6 troppo avanti!” e i palloncini gialli e fucsia. Si andrà quindi a vincere? «Noi vinciamo sempre» commenta Mirante, mentre in sottofondo si stappano già le bottiglie di vino. Oltre a lei ovviamente, chi vorrebbe che vincesse? «Non ho preferenze - commenta Mirante -, per me la cosa importante è che chiunque vinca lavori per il popolo ticinese, prima di pensare alle logiche di partito o di sindacato. È fondamentale che il Ticino sia adeguatamente rappresentato a Berna,». E chi è favorito secondo lei? «I numeri danno quasi certa una rielezione di Chiesa - dice -, e tra Regazzi e Farinelli non mi sorprenderebbe se vincesse il primo, che forse per il ticinese rappresenta di più la figura del politico». Qualche rito scaramantico? «Sì io devo aspettare i risultati per conto mio, a casa di mia sorella».
Si vota in altri quattro cantoni
Ultima tornata di ballottaggi per il Consiglio degli Stati non solo in Ticino, ma anche in altri 4 cantoni.
Nel canton Zurigo il consigliere agli Stati del Ps Daniel Jositsch è stato comodamente riconfermato al primo turno con più di 236'000 voti. Secondo si era piazzato con 154'910 preferenze il consigliere nazionale dell'Udc Gregor Rutz e terza la deputata nella Camera del popolo del Plr Regine Sauter (120'571 schede).
La liberale radicale ha rinunciato al ballottaggio e il Plr - che dal 1983 ha avuto ininterrottamente un rappresentante agli Stati, da ultimo Ruedi Noser che non si è ricandidato - ha deciso di sostenere il candidato dell'Udc.
In corsa rimane pure la consigliera nazionale del Pvl Tiana Angelina Moser, quarta il 22 ottobre con 105'604 voti, che in questa occasione gode dell'appoggio del PS, dei Verdi e del Pev. Il Centro ha invece deciso di lasciare libertà di voto.
In Argovia è stato riconfermato al primo turno il presidente del Plr svizzero Thierry Burkart. Dopo il ritiro del "senatore" dell'Udc Hansjörg Knecht, che non si ripresentava, la corsa per la seconda poltrona sarà ora fra il consigliere nazionale dell'UDC Benjamin Giezendanner, secondo al primo turno con 86'430 preferenze, e la collega al Nazionale Marianne Binder-Keller del Centro (quarta il 22 ottobre con 48'414 schede).
La consigliera nazionale del Ps Gabriela Suter, terza al primo turno con 51'930 voti, ha rinunciato al ballottaggio in favore della candidatura di centro-sinistra di Binder-Keller, ritenendo che in un cantone borghese come l'Argovia la candidata del Centro abbia più possibilità di successo.
Nel canton Soletta il "senatore" Pirmin Bischof del Centro è stato riconfermato al primo turno per il suo quarto mandato con oltre 46'000 preferenze.
Per la poltrona che era del consigliere agli Stati del Ps Roberto Zanetti, che non si è ripresentato, sono ora in corsa la consigliera nazionale del Ps Franziska Roth, seconda al primo turno con 30'602 schede, e il consigliere nazionale dell'Udc Christian Imark, terzo il 22 ottobre con 29'176 schede.
Nel canton Sciaffusa c'è stata al primo turno la riconferma del consigliere agli Stati dell'Udc Hannes Germann. Il ballottaggio sarà una corsa a due fra l'altro uscente, l'indipendente Thomas Minder, che il 22 ottobre è giunto solo terzo (con 12'045 schede), ed è stato superato dal candidato del Ps ed ex municipale di Sciaffusa Simon Stocker (13'456 voti).