A sostegno dell’iniziativa popolare lanciata in maggio
L'iniziativa popolare ‘Per un diritto di cittadinanza moderno (Iniziativa per la democrazia)’ può contare sul supporto anche di un comitato ticinese costituitosi di recente. Lanciata il 23 maggio, l'iniziativa chiede un cambio di paradigma nel diritto alla cittadinanza: “Chiunque risieda legalmente in Svizzera da cinque anni, non abbia commesso reati gravi, non costituisca una minaccia per la sicurezza interna ed esterna della Svizzera, e possieda conoscenze di base di
una lingua nazionale, deve aver diritto alla naturalizzazione”. Prosegue la nota: “Circa due degli otto milioni di abitanti della Svizzera non ha il passaporto svizzero: tra questi, molti sono nati qui e appartengono alla seconda generazione. La Svizzera continua a essere uno dei Paesi europei in cui è più difficile ottenere la naturalizzazione”.
Il comitato locale ticinese si occuperà della raccolta firme e di organizzare eventi informativi e campagne a sostegno dell’iniziativa. Tra membri del comitato d’iniziativa il direttore di Soccorso operaio Mario Amato, l'avvocata Rosemarie Weibel, Agnese Zucca (dottoranda) e la granconsigliera dei Verdi Giulia Petralli.