Ticino

Cani aggressivi? Spesso è anche per leggerezza

Su circa 34mila cani presenti nel nostro cantone, sono meno di trecento i casi di morsicatura a persone

In sintesi:
  • Intervista a un'esperta dopo la notizia del bambino ferito da un bull terrier miniature a Zugo
  • L'importanza della conoscenza animale-padrone
Cani nel mirino
(Keystone)
22 maggio 2023
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Sono oltre 34mila i cani in Ticino. Una trentina le razze soggette a restrizioni. Una popolazione, quella canina in generale, che negli anni ha registrato una crescita considerevole; nel 2009 gli amici a quattro zampe erano, infatti, circa 25mila. Un numero che se si considera il dato attuale svizzero rasenta il mezzo milione.

C’è dunque attenzione intorno al mondo del migliore amico dell'uomo, come spesso si dice. Non solo per il proliferare di sempre più negozi a tema, dalla toelettatura alle scatolette di cibo, dai biscotti ai giochini di gomma, ma soprattutto per il loro comportamento nella società, sia del padrone (ci riferiamo alla maleducazione dei ‘bisognini’ non raccolti) sia dell'animale (aggressività in primis).

Proprio negli scorsi giorni un bull terrier miniature (esemplare che rientra nell'elenco delle razze che nel nostro cantone sottostanno dal 1° aprile 2009 all'obbligo di autorizzazione all'Ufficio del veterinario cantonale prima dell'acquisto) ha aggredito, ferendolo gravemente, un bambino di 9 anni a Zugo. Solo l'intervento della persona che se ne stava occupando ha evitato il peggio. Un caso non isolato. Anche in Ticino.

Lo scorso anno 246 casi di morsicatura

Nel 2022, secondo quanto riportato dal Rendiconto del Consiglio di Stato, sono stati notificati 246 casi di morsicatura alle persone e 119 casi di morsicatura ad altri cani, oltre a 19 cani particolarmente aggressivi. In questo ambito il Dipartimento della sanità e della socialità ha evaso positivamente 273 istanze per la detenzione di cani delle razze soggette ad autorizzazione, mentre due richieste sono state respinte. Una statistica puntuale che evidenzia inoltre che gli iscritti ai test sono stati 309, mentre le sessioni d'esame sono state 41. Le misure più frequenti ordinate in base ai risultati sono state l'obbligo di uso di guinzaglio o di pettorina in tutte le aree accessibili al pubblico (88), la frequentazione di corsi aggiuntivi attraverso una cinofila (41) e il recupero del corso preparatorio (23).

Se il dato percentuale, poco meno dell'1% di casi legati ad aggressioni a persone rispetto ai cani presenti nelle case ticinesi, può anche non preoccupare, l'aumento della popolazione canina apre a nuovi interrogativi. Fosse solo per il fatto che l'articolo 6 del Regolamento cantonale sui cani richiede a ogni proprietario la stipulazione di una polizza assicurativa per coprire eventuali danni causati dal proprio cane per un importo minimo di 3 milioni di franchi. E soprattutto che osservati speciali sono anche i cani di piccola taglia, autori in Svizzera della metà dei casi ai danni di bambini di età inferiore ai 10 anni.

Intervista all'esperta

Può esserci spesso leggerezza nel gestire l'uscita quotidiana del proprio cane? Una prima domanda che abbiamo girato a Flavia Moretti, istruttore Skg, Firg, Ac e per cani da terapia nonché in possesso di diploma francese come comportamentista e riconosciuta dalla Federazione italiana sport cinofili come istruttore di terzo livello, ovvero il più alto. In Ticino collabora con la Società cinofila di Bellinzona.

«Leggerezza? Non so se chiamarla così, però è anche vero che mi sono resa conto che c’è ancora qualcuno che non si informa prima dell'acquisto di un cane – ci mette in guardia l'esperta –. E se lo fanno molti lo fanno su internet, che non è certo il modo migliore perché qui c’è tutto e il contrario di tutto... Sarebbe senz'altro più giusto informarsi da un veterinario o da un istruttore riconosciuto e formato così da sapere prima cosa può presentare a livello etologico una particolare razza. Per questo sono d'accordo sul fatto che in Ticino si tengano sotto controllo alcune razze, anzi sarebbe auspicabile tornare all'obbligo di formazione, seppur di poche ore (4 teoria e 4 pratica) per qualsiasi tipo di cane. E così che veniva spiegato a un proprietario cosa aveva letteralmente in mano. Perché, non va mai dimenticato, ogni cane è diverso, non si può generalizzare, perché geneticamente conta tutto ovvero, ad esempio, predisposizione di razza e carattere, come sono i genitori, eccetera».

I test obbligatori per i cani soggetti a restrizioni in Ticino portano a una valutazione globale del team, padrone e cane, e quindi anche sul rapporto e sulla gestione dell'animale: «È importante. L'ho provato sulla mia pelle che anche un pit cresciuto in modo corretto diventa un cane stupendo, magari non con gli altri cani ma con le persone. Certo bisogna lavorarci tanto e ogni giorno – non manca di annotare Flavia Moretti –. Un'attenzione e un lavoro costante in quanto queste razze ‘parlano’ poco e scattano un po’ all'ultimo. È necessario stare sempre molto attenti».

Soprattutto con bambini nei dintorni, ci pare di capire dai casi segnalati: «Con i bambini qualsiasi cane non dev'essere mai lasciato. Per nessuna ragione al mondo, neppure per andare a rispondere al telefono. Un bambino per il cane ‘non sa di nulla’, magari urla, corre, per cui l'animale può essere in difficoltà. Per questo motivo è fondamentale socializzarlo correttamente alla presenza di minori. Del resto negli Stati Uniti i pit sono considerati speciali baby sitter dei bambini e al bambino viene detto proprio per tutelarlo di non fare certe cose in sua presenza».

Meglio a ogni modo utilizzare sempre il guinzaglio? «Tenderei a tenere il cane sempre al guinzaglio perché se sei sul marciapiede, magari in città, e il cane vede qualcosa dall'altra parte della strada che lo interessa attraversa. Oppure essendo socievoli tendono a saltare addosso, e non tutti accettano perché hanno paura, perché sporca. Nei boschi o nei luoghi più discosti è necessario avere un ottimo richiamo. Magari chiedere per educazione durante una passeggiata nel bosco se si incontrano persone se possiamo liberarlo».

Ci pare di capire che un corso, seppur facoltativo, è sempre consigliato. È così? «Assolutamente sì, è auspicabile, anche per lezioni brevi di base o avanzate. Solo così si può avere un buon cane di famiglia, e così stare tranquilli noi (al ristorante o sui mezzi pubblici) e il cane più felice perché sta con il padrone».

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