Ticino

Marco Romano non si ricandida e lascia la politica attiva

Il consigliere nazionale momò del Centro, dopo 12 anni a Berna, annuncia la volontà di dedicarsi alla famiglia e al proprio sviluppo professionale

In sintesi:
  • Eletto nel 2011, il deputato ticinese è attualmente presidente della Commissione istituzioni politiche
  • “La democrazia di milizia svizzera vive ogni quattro anni di cittadine e cittadini che cominciano il loro percorso e di altri che si fermano”, scrive nel comunicato stampa
(Ti-Press)
18 aprile 2023
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"Mi fermo". Così titola il comunicato stampa con il quale il consigliere nazionale del Centro Marco Romano annuncia la volontà di non ricandidarsi alle prossime elezioni federali.

"La democrazia di milizia svizzera vive ogni quattro anni di cittadine e cittadini che cominciano il loro percorso e di altri che si fermano. Chi lascia apre la strada a nuove persone e dinamiche. Dopo dodici anni di impegno in Consiglio nazionale -un’esperienza straordinaria sotto tutti punti di vista- ho deciso che da ottobre sarà tempo di sviluppare altri e nuovi progetti", scrive il deputato momò, per il quale svolgere il proprio mandato "con grande dedizione è passione è stato un onore".

Romano vanta al suo attivo dodici anni di lavoro nella Commissione delle istituzioni politiche che presiede attualmente, quattro anni nella Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni, quattro nella Commissione della sicurezza e dodici in quella di Redazione, e vari ruoli di responsabilità all’interno del Gruppo parlamentare del Centro e in gremi parlamentari/istituzionali.

Ricordando il proprio ingresso in parlamento nel 2011, quando non aveva ancora compiuto 30 anni, l'ora quarantenne Romano si dice convinto che l’attività politica "sia una passione molto invasiva, ma stimolante"., e aggiunge: "ho sempre creduto nel sistema di milizia. Proprio vivendolo attivamente ho maturato questa decisione. Dopo lunga riflessione e condivisione con mia moglie, sento l’energia e gli stimoli per scrivere nuove pagine della mia vita. Per consolidare il mio sviluppo professionale, per costruire e cogliere nuove opportunità, per dedicare con maggiore intensità tempo alla famiglia e alle figlie in piena età per scoprire questo mondo".

"Ho reso quanto potevo a favore del mio Paese e del Cantone che mi ha dato la possibilità e l’onore di sedere nel Parlamento nazionale. Sempre con l’obiettivo di fornire un approccio concreto, fondato sugli argomenti e orientato alla costruzione di maggioranze. Pieno di energia per scrivere altri capitoli della mia vita professionale, formativa e famigliare, sono contento e motivato nel portare a termine questo autunno il mio impegno politico attivo, ma non quello civico e sociale" conclude il comunicato.