Ticino

Accesso a documenti ufficiali, nel 2022 è record di domande

È quanto emerge dal rapporto sulla Legge sull’informazione e la trasparenza (Lit). Restano difficoltà nella gestione della sfera privata delle persone

La maggior parte delle richieste riguarda l’edilizia
(Ti-Press)
31 marzo 2023
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Duecentocinquanta domande di accesso a documenti ufficiali in un anno, il numero più alto di sempre. È quanto emerge dal rapporto 2022 sulla Lit, la Legge sull’informazione e la trasparenza, sottoposto dalla Cancelleria dello Stato a governo e Gran Consiglio. Segno che c’è sempre più voglia di chiarezza. E le domande, indica il rapporto redatto dal cancelliere dello Stato Arnoldo Coduri e dal responsabile della legislazione e dalla trasparenza Filippo Santellocco, sono state accolte nel 90% dei casi. “Una percentuale molto elevata, che indica come le autorità evadono le richieste in maniera corretta”.

Principali destinatari delle domande sono in Comuni (l’89% dei casi), con la maggior parte delle richieste che interessano l’ambito edilizio. A servirsi poco della Lit, si legge nel rapporto, sono stati i media: “raramente ci sono state richieste in merito a inchieste giornalistiche”. Restano tuttavia delle problematiche nell’applicazione della Legge sull'informazione e la trasparenza, già emerse negli scorsi anni. “Nonostante la cresciuta giurisprudenza – scrivono Coduri e Santellocco –, per l’autorità è sempre un esercizio impegnativo coniugare il principio di trasparenza con la protezione della sfera privata delle persone i cui dati sono presenti nei documenti richiesti. Inoltre in questi casi la decisione dell’autorità scontenta sempre qualcuno, queste persone se l’accesso viene accordato, i richiedenti se l’accesso viene negato”. E proprio perché la maggior parte di richieste riguarda l'ambito edilizio, “i comuni si trovano spesso confrontati con situazioni di conflitto tra confinanti e lamentano il fatto che lo scopo delle domande non è quello di controllare l'attività dell'ente pubblico quanto piuttosto i lavori eseguiti dai vicini di casa”.

La Lit, va ricordato, è in vigore dal 2013 e prescrive alle autorità d'informare la popolazione sulle proprie attività (informazione attiva) e di consentire a ogni persona di accedere a documenti ufficiali senza motivare la richiesta (informazione passiva). Proprio questo punto è stato la vera novità, un cambio di paradigma rispetto al passato quando la segretezza dei documenti era la regola e la pubblicità l’eccezione.