Ticino

‘Conti cantonali 2022 in pareggio, ma non illudiamoci’

Consuntivo chiuso con +3 milioni, ma quest’anno mancheranno i soldi della Bns. Vitta: ‘Disavanzo strutturale da recuperare con la manovra di risanamento’

(Ti-Press)
29 marzo 2023
|

«Il 2022 chiude in sostanziale pareggio, ma non dobbiamo illuderci perché nel 2023 la mancanza dei soldi della Banca nazionale svizzera (Bns) porterà a un disavanzo strutturale che andrà recuperato con una manovra di risanamento». Non solo: «Raggiungere l’obiettivo prefissato di limitare il disavanzo 2023 a -80 milioni sarà oltremodo difficile». Commenta in questo modo, da noi interpellato, il direttore del Dipartimento finanze ed economia (Dfe) Christian Vitta le cifre del Consuntivo 2022 che dopo due anni contraddistinti da risultati negativi chiude con un leggero avanzo d’esercizio di 3 milioni di franchi. Un risultato migliore di 137,9 milioni rispetto al preventivo in cui si ipotizzava un rosso per le casse cantonali di 134,9 milioni.

Inverosimile arrivare ai -80 milioni preventivati per il 2023

Come ormai assodato, quest’anno la Bns non verserà alcuna quota sull’utile (ammontavano a 162,6, invece, i milioni distribuiti nel 2022 al Canton Ticino), e proprio per questo «oggettivamente nel 2023 sarà molto difficile arrivare a contenere il disavanzo agli 80 milioni preventivati – commenta Vitta –. Sarà verosimilmente un po’ più alto».

Nelle scorse settimane è stata preannunciata una manovra di rientro per l’anno prossimo che dovrebbe aggirarsi indicativamente sui 150 milioni: alla luce dei risultati comunque migliori del previsto si tratta di una cifra che viene confermata? «Con il primo preconsuntivo 2023 che presenteremo verso fine maggio / inizio giugno sarà possibile valutare l’andamento delle finanze di quest’anno – premette Vitta –. L’importo della manovra di risanamento si potrà aggiustare sulla base di tali dati, però a oggi si può stimare che l’importo sarà intorno a quella cifra». Sempre a giugno, fa sapere il direttore del Dfe, «renderemo pubblico il documento (chiesto dal Centro, ndr) che presenta un’analisi di confronto intercantonale della spesa. Intanto, come governo insieme all’Amministrazione cantonale, stiamo preparando il Preventivo 2024 con i lavori che proseguiranno nei prossimi mesi». L’obiettivo rimane un disavanzo massimo di 40 milioni, in vista del pareggio dei conti entro il 2025. Per raggiungerlo, si legge nel comunicato stampa del Consiglio di Stato, “sarà necessaria una collaborazione fra i vari livelli istituzionali e le forze politiche”.

Quanto al fatto che non di rado i preventivi prefigurino scenari ben peggiori dei consuntivi, alla domanda se non ci sia una tendenza del governo a una sorta di allarmismo contabile, il direttore del Dfe osserva che «i preventivi vengono impostati proprio con una certa prudenza. È vero che negli ultimi anni le differenze sono state positive e la situazione è risultata sempre un po’ migliore del previsto, ma ci possono essere degli anni – e il 2023 sarà uno di questi – in cui il consuntivo potrebbe essere peggiore a causa di fattori straordinari, come la mancanza di introiti della Bns».

Maggiori ricavi fiscali rispetto a quelli ipotizzati

Sul miglioramento del preventivo, come riportato nella nota stampa, ha inciso in modo particolare l’aumento dei ricavi, sia in relazione a una maggiore entrata sugli utili della Bns (+25,6 milioni di franchi), sia in relazione a un aumento dei ricavi fiscali (+125,4 milioni) di cui 37,7 milioni di dovuti a una crescita delle imposte sul reddito e sulla sostanza delle persone fisiche. In merito all’aumento di queste imposte, il governo rileva che “il Preventivo 2022 è stato presentato nel mese di settembre 2021, in un momento molto incerto per quanto riguardava l’evoluzione economica: se da un lato le previsioni indicavano di una ripresa economica, dall’altro tale crescita non era considerata tale da compensare le perdite subite a causa della pandemia. I dati aggiornati concernenti l’andamento economico nel 2021 e nel 2022 mostrano che l’evoluzione è stata migliore rispetto a quanto previsto, con una correzione al rialzo delle stime del Pil nominale per il Cantone del 2,4% nel 2021 e del 0,3% nel 2022”. Questo migliore andamento dell’economia cantonale “ha contribuito a migliorare il risultato dei conti 2022”. Altri aumenti dei ricavi fiscali si riscontrano per le imposte suppletorie e multe (+20,4 milioni), per le imposte di successione e donazione (+17,9 milioni), per le tasse di iscrizione a registro fondiario (+10,8 milioni), per le imposte di circolazione e navigazione (+8,3 milioni), per le imposte sugli utili immobiliari (+8,1 milioni) e per l’imposta sul bollo (+7,7 milioni).

Erogati meno sussidi di cassa malati del previsto a causa dei premi stabili

Sul fronte delle spese (senza addebiti interni), si riscontra un aumento complessivo di 36,7 milioni di franchi rispetto al preventivo nonostante minori spese di trasferimento per 31,4 milioni rispetto al preventivo 2022 registrate in particolare nel settore dell’assistenza (-21,6 milioni), nell’ambito dei sussidi dei premi di cassa malati (-14 milioni; premi rimasti stabili), dei trasporti pubblici (-12,3 milioni) e delle ospedalizzazioni (-6,4 milioni). Aumentano d’altro canto le spese per beni e servizi (+28,3 milioni), “in particolare a seguito della necessità di far fronte all’accoglienza dei profughi in arrivo dall’Ucraina (spese quasi totalmente compensate dalla Confederazione), delle spese per l’organizzazione del soccorso dell’emergenza sanitaria e delle spese per l’energia degli stabili”. Si osservano inoltre aumenti per i versamenti a fondi e finanziamenti speciali (+14,7 milioni) e gli ammortamenti (+13,4 milioni) a seguito degli importanti investimenti effettuati.