La Federazione Ticino e Moesano rafforza la sua posizione, anche nel settore investimenti. ‘In Svizzera non prevediamo una recessione’
«Anche lo scorso anno abbiamo ottenuto risultati solidi e in costante crescita. Le tabelle riassuntive mostrano tanti più e pochi meno. È un segnale importante in un periodo comunque non facile». Ha esordito così Mauro Cavadini, presidente della Federazione Banche Raiffeisen Ticino e Moesano, nel presentare la panoramica annuale sull’esercizio del Gruppo nella Svizzera italiana. Tra i risultati più significativi, illustrati alla stampa nella rinnovata sede di via Pretorio a Lugano, si trova la somma d’esercizio che ha superato i 18,8 miliardi (+1,5% rispetto all’anno precedente) e l’utile d’esercizio che ha superato i 28 milioni di franchi (+8,3). A essere aumentati sono anche i crediti ipotecari, che nel 2022 hanno raggiunto i 14 miliardi (+2,3%). «Siamo molto soddisfatti, visto che si tratta per la nostra banca del core business», ha spiegato Cavadini. «È un aspetto importante per Raiffeisen. In Ticino un’ipoteca su quattro viene fatta da noi, un dato anche leggermente più alto rispetto ai nostri colleghi a Nord delle Alpi». Significativo pure il dato emerso dai patrimoni gestiti, aumentati di 300 milioni, e dai depositi della clientela, cresciuti in un solo anno di 570 milioni. «Non possiamo negare che ci sia stato un afflusso significativo dalle altre banche, una in particolare», ha ammesso Cavadini. «Non è però stata un’acquisizione proattiva».
Nel corso degli ultimi 12 mesi il personale della Federazione Banche Raiffeisen Ticino e Moesano è aumentato di 12 unità, arrivando a contare 648 collaboratori. «Abbiamo rafforzato il nostro team di consulenza per gli investimenti. Un settore che sta diventando sempre più importante anche per i nostri istituti», ha ricordato Cavadini. Il processo di sviluppo riguarda pure la digitalizzazione, che «permette di concentrare le forze del personale sulla consulenza individuale. La clientela è infatti sempre più interessata a consulenze che permettano di trovare una soluzione personalizzata». Incontro con la clientela che passa da una presenza radicata e capillare sul territorio. Sono 58 gli sportelli Raiffeisen tra Ticino e Moesano. «Vogliamo che i nostri clienti possano raggiungere una filiale dalla loro abitazione in un tempo ragionevole», ha puntualizzato il presidente della Federazione Banche Raiffeisen Ticino e Moesano. «Nell’ultimo periodo, più che sull’apertura di nuove sedi, siamo concentrati nella ristrutturazione di quelle già esistenti. Si cerca di creare spazi di consulenza e assistenza, che vanno a sostituire i ‘classici’ sportelli. Il servizio in ogni caso – ha puntualizzato Cavadini – non cambia, ma evolve».
Anche a livello svizzero per il Gruppo Raiffeisen si è trattato di un anno «eccezionale dal punto di vista dei risultati e della strategia» ha spiegato Alina Augello, responsabile Raiffeisen Svizzera, sede Svizzera italiana. L’utile del gruppo ha toccato un nuovo record: 1,18 miliardi di franchi, il 10,6% in più rispetto all’anno precedente. «Oggi possiamo dire che Raiffeisen è anche una banca d’investimento». Per quanto riguarda le prospettive future, Augello ha affermato di «prevedere un rallentamento. L’inflazione e l’inversione dei tassi d’interesse hanno lasciato il segno. Il rischio di recessione sembra comunque scongiurato». Tra le altre cifre citate dalla responsabile: l’aumento dei crediti ipotecari del 3,7% a oltre 200 miliardi e l’aumento dei depositi della clientela dell’1,5%.