La reazione a caldo di Daniel Perri, gerente di varie discoteche del Locarnese, come il Vanilla, la Rotonda e il Pix: ‘È importante per il turismo’
Abbassare il limite di età da 18 a 16 anni per entrare in discoteca. Forse in futuro potrà essere realtà per il Ticino con la procedura di consultazione per la revisione totale della Legge su esercizi alberghieri e ristorazione. Punto, quest’ultimo controverso, come scritto dallo stesso governo nel comunicato odierno: "L’abbassamento dell’età per l’accesso ai locali notturni rappresenta un fattore critico e con la consultazione si vogliono chiarire le posizioni dei vari portatori di interesse".
Ma cosa ne pensa invece chi questa modifica l’ha proposta e sostenuta? Secondo Daniel Perri, responsabile delle discoteche Vanilla di Riazzino, Rotonda di Gordola e Pix di Ascona, la revisione «segue la tendenza che vi è già nel resto del Paese». E precisa: «È importante capire che questa non è una proposta di revisione di legge fatta ad hoc per le discoteche e gli esercizi pubblici ticinesi, ma serve, come già detto, per uniformarsi al resto della Svizzera che non è una realtà distaccata da noi. Prendiamo per esempio la zona territoriale in cui lavoro. Il Locarnese è una regione fortemente turistica. Molti vacanzieri provengono da Oltralpe o anche dalla vicina Italia (il cui limite di età è fissato anche a 16 anni, ndr), e davanti alle nostre limitazioni spesso si chiedono il perché di regolamentazioni differenti. Si chiedono perché non possono usufruire di servizi che da loro, e per loro, normalmente sono aperti».
L’idea ultima quindi è quella di poter entrare nei locali notturni a 16 anni ma di aspettare comunque la maggior età per poter consumare alcolici. Ecco, in tal senso, quali misure verranno prese per evitare che qualcuno possa aggirare tali divieti? «Per il momento ci limitiamo a osservare l’evolversi della situazione. Ovviamente, se dovesse passare, come succede già in altri posti prenderemo le misure necessarie per garantire la sicurezza e il benessere della nostra clientela».