Ticino

In discoteca a 16 anni, più flessibilità su orari e capacità

Al via la consultazione sulla proposta di revisione totale della Legge su esercizi alberghieri e ristorazione. Stop all’obbligo di presenza per il gerente

(Ti-Press)
2 febbraio 2023
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In discoteca già a partire dai 16 anni, ma senza bere alcolici almeno fino ai 18: questa una delle principali novità che il Consiglio di Stato intende introdurre nel quadro della revisione totale della Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione, per la quale è stata avviata la procedura di consultazione che durerà sino al 17 febbraio 2023. Resta fermo ai 18 anni il limite minimo di età per l’ingresso nei locali che offrono intrattenimento erotico (night club e locali erotici). "L’abbassamento dell’età per l’accesso ai locali notturni rappresenta un fattore critico e con la consultazione si vogliono chiarire le posizioni dei vari portatori di interesse", scrive il governo nel comunicato odierno.

Sì alla gerenza multipla, via l’obbligo di presenza del gerente

Altri cambiamenti riguardano il ruolo del gerente, a partire dall’abolizione dell’obbligo di presenza fisica a tempo pieno, per 8 ore al giorno 5 giorni alla settimana. Questo perché, come spiega il Consiglio di Stato, dato che tale obbligo "non ha risolto il problema delle gerenze fittizie, s’intende porre l’accento su una maggiore auto-responsabilizzazione del gerente", il quale rimarrà comunque responsabile anche se assente. Non sarà tuttavia il solo: il Consiglio di Stato propone infatti di affiancare al gerente una nuova figura, il gestore (o datore di lavoro), a cui, dato il frequente cambio di gerenti nell’ambito della ristorazione, e il conseguente onere burocratico, verrà ora rilasciata l’autorizzazione.

A determinate condizioni sarà inoltre possibile effettuare la gerenza in più di un esercizio pubblico fino a un massimo di tre, a condizione che essi facciano capo al medesimo gestore titolare delle autorizzazioni. Sarà poi più agevole compiere il percorso formativo come gerente, con il ritorno al modello del ‘certificato di capacità’ e la semplificazione a tre materie delle conoscenze di base necessarie per superare l’esame cantonale, ovvero ‘igiene’, ‘legislazione’ e ‘servizio e conoscenze professionali’.

Orari di apertura e capacità, più flessibilità. Stop alla vendita di alcolici in caso di trasgressione

Si cambia anche per quanto riguarda il concetto di capacità ricettiva, attualmente divisa rigidamente fra capacità interna e capacità esterna di un esercizio pubblico, con quest’ultima che viene inoltre conteggiata in termini di posti disponibili. Con le prospettate modifiche, entro determinati limiti, gli esercenti usufruiranno di una maggiore flessibilità nella scelta dall’assegnazione dei posti a seconda delle proprie esigenze e delle condizioni meteorologiche. La capacità ricettiva verrà inoltre definita in termini di avventori e non più di posti disponibili, puntando così su una maggiore responsabilizzazione degli esercenti.

Novità per gli orari di apertura, per i quali viene introdotta una maggiore flessibilità agli operatori del settore, che potranno liberamente scegliere l’orario di apertura e di chiusura entro la fascia oraria prevista dalla legge, senza il vincolo dell’obbligo di rimanere aperti per un minimo di otto ore al giorno, cinque giorni la settimana.

Linea dura, invece per quanto riguarda l’abuso di sostanze alcoliche. L’autorità cantonale potrà infatti ordinare il divieto di vendita di bevande alcoliche, temporaneamente o addirittura definitivamente, qualora un determinato esercizio pubblico violi ripetutamente le norme riguardanti questo genere di bevande previste dalla Lear.

Semplificazione dei tipi di esercizi pubblici e maggior flessibilità nella denominazione

Il Consiglio di Stato propone una riorganizzazione delle categorie di autorizzazioni e una semplificazione dei tipi di esercizi. Questo apporterà maggiore chiarezza nell’applicazione della legge e consentirà agli esercenti di godere di maggiore libertà nella scelta della denominazione del tipo di esercizio.

Ridefinizione delle strutture non assoggettate alla legislazione in ambito di esercizi pubblici

È stata rivista la lista delle strutture che non soggiacciono alla Lear e che pertanto non necessitano di un’autorizzazione. In particolare, si è voluto semplificare in maniera pragmatica il regime di assoggettamento alla Lear per le strutture che offrono alloggio. D’ora in avanti, indipendentemente dal tipo di struttura, le persone che offrono alloggio a pagamento fino a un massimo di 6 persone rientreranno nelle eccezioni al campo d’applicazione. Dovranno invece conformarsi con le prescrizioni della Lear coloro che potranno ospitare 7 o più persone.