Con un’interrogazione Quadranti chiede perché tutte le pratiche per dimoranti e frontalieri si espletino a Bellinzona e non nei cinque centri regionali
Tutti gli stranieri con un permesso B o G (per frontalieri), dopo aver fatto una procedura di richiesta online, devono recarsi di persona all’Ufficio della migrazione di Bellinzona per le ultime pratiche burocratiche: il rilevamento con un documento di identità, la registrazione della firma e della fotografia. E il Plr non ci sta più. Con un’interrogazione firmata a nome del gruppo dal deputato Matteo Quadranti, infatti, i liberali radicali chiedono "se non sia possibile decentralizzare le formalità se non anche del primo rilascio, almeno quelle del rinnovo dei permessi tramite i centri regionali di registrazione". E, nel caso non fosse possibile, "quali siano le ragioni preponderanti a sostegno di una centralizzazione burocratica per rapporto a una decentralizzazione economicamente ed ecologicamente più razionale".
Il Plr rammenta "i problemi ambientali e di mobilità, segnatamente ma non solo del Mendrisiotto", così come "le imprese che vedono perse almeno delle mezze giornate di lavoro per questioni burocratiche, il fatto che questi lavoratori stranieri devono eventualmente chiedere del tempo libero e assentarsi dal lavoro per andare a Bellinzona al fine di adempiere a questo tipo di formalità e il traffico che viene generato". Per pratiche che "potrebbero essere assolte anche nei Centri di registrazione di Bellinzona, Biasca, Locarno, Lugano e Mendrisio".